Il percorso di Augusto De Luca, fotografo e performer nato a Napoli nel 1955, è molto interessante. Laureato in giurisprudenza, diventa fotografo professionista nella metà degli anni ’70 e ha ritratto personaggi come Renato Carosone, Rick Wakeman, Carla Fracci, Giorgio Napolitano. Le sue fotografie compaiono in collezioni come quelle della International Polaroid Collection (USA), della Biblioteca Nazionale di Parigi, del Museo de la Photographie di Charleroi (Belgio). Insomma, una carriera importante.
Augusto, intorno al 2005, torna a Napoli dopo aver vissuto a Roma e si accorge che in città, sui muri, ci sono molti disegni su carta che ricordano le opere di Keith Haring, Ronnie Cutrone e Kenny Scharf. Al tempo non conosceva la street art e immaginava che i lavori fossero opera di ragazzi, non una specifica corrente artistica, così iniziò a raccoglierli, per piacere e per preservarli dalle intemperie. Quando li staccava dai muri stava ben attento a non distruggerli e se non venivano via facilmente, li riattaccava per non sciuparli.
Con la moglie Nataliya prese l’abitudine di andare a caccia di sticker e graffiti su carta in giro per la città, munito di scaletta. Alcuni pezzi li ha persino restaurati, usando la stessa vernice. Così ha raccolto un buon numero di lavori a testimonianza della street art italiana. La sua operazione non è passata inosservata e ha attirato l’attenzione di Luca Borriello dell’Osservatorio Nazionale su Writing, che ha riferito dell’inusuale collezione a un giornalista che si è innamorata della performance, dedicandogli un articolo di 5 colonne. Resosi conto di aver accumulato molto di materiale, De Luca ha cominciato a pubblicare il suo bottino su pagine, siti, blog ed è passato alla seconda parte dell’operazione, chiamata “The world of Street Art revealed to everybody”, cioè portare con internet la Street Art nella casa di tutti.
il Cacciatore di Graffiti : Augusto De Luca. (storia vera)
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