Milano (Lombardia) 06 maggio 2024

Il Mercante di Venezia: Un’opera ricca di sfumature

Venezia, XVI secolo. Bassanio, giovane gentiluomo veneziano, vorrebbe la mano di Porzia, ricca ereditiera di Belmonte. Per corteggiare degnamente Porzia, Bassanio chiede al suo carissimo amico Antonio 3.000 ducati in prestito. Antonio, pur essendo amico di Bassanio, non può prestargli il denaro, poiché lo ha interamente investito nei traffici marittimi. Tuttavia Antonio decide di garantire per lui presso Shylock, ricco usuraio ebreo. Shylock è disprezzato dai cristiani, e ricambia questo sentimento. Soprattutto non sopporta Antonio, il mercante di Venezia, che presta denaro gratuitamente, facendo abbassare il tasso d’interesse nella città, e che lo umilia pubblicamente con pesanti insulti.

Nonostante ciò, Shylock accorda il prestito a Bassanio, con Antonio come garante. L’ebreo stabilisce che in caso di mancato pagamento, Antonio debba pagare con una libbra di carne dal proprio corpo. Bassanio cerca di far desistere Antonio dall’accettare l’offerta, ma costui è sicuro di poter saldare il debito, dato che tre navi sono in viaggio per riportare a Venezia ricchezze tre volte più grandi di quanto abbia investito. Il tempo concesso per il saldo del prestito è di tre mesi, e le navi ne impiegheranno solo due. Bassanio si reca a Belmonte; secondo la volontà del defunto padre di Porzia, i suoi pretendenti sposi dovranno scegliere lo scrigno giusto fra tre differenti possibilità (oro, argento, piombo). Il principe del Marocco sceglie lo scrigno d’oro (che non è quello giusto), e il principe d’Aragona sceglie lo scrigno d’argento (e nemmeno questo è quello giusto), mentre Bassanio sceglie lo scrigno di piombo, il meno pregiato dei tre, e ottiene il diritto di sposare Porzia, già precedentemente innamorata di lui. L’amico di Bassanio, Graziano, sposa l’ancella di Porzia, Nerissa. (Angelo Antonio Messina) –

Teatro Manzoni – Dal 7 al 19 maggio 2024 Via Manzoni 42 –