E’ diventato, suo malgrado, l’immagine più forte ed emblematica del declino della Sila piccola catanzarese. Il “Grande Albergo delle Fate” di Villaggio Mancuso, icona del turismo montano calabrese del secondo dopoguerra, è chiuso ormai da anni, salvo sporadiche aperture, e adesso rischia perfino di cadere a pezzi. Un processo di degrado, lento e apparentemente inesorabile, ai danni di un monumento all’intrapresa turistica d’altri tempi, in corso da anni e condito da contese, anche legali che, di fatto, stanno decretando la morte lenta di un pezzo importante della storia dell’ospitalità e dell’hotellerie di qualità. Tutto questo in un’area che pure ha conosciuto stagioni di grande interesse e, anche, di glamour, con la presenza di star del cinema e dello spettacolo come Sophia Loren, Silvana Mangano e Amedeo Nazzari. Questi ultimi due interpretarono “Il lupo della Sila” (1949), girato nella zona. E ancora Vittorio Gassman, Giovanna Ralli, Gigi Proietti e Oreste Lionello.
In rovina l’Albergo delle Fate in Sila
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