Una copia dell’”Ultima Cena” di Leonardo da Vinci è stata ritrovata in un convento abbandonato a Saracena in provincia di Cosenza. A renderlo noto, postando in rete le immagini, sono state le associazioni “Mistery Hunters” e “Mistyca Calabria”.
Il dipinto è stato scoperto nel refettorio del convento dei Cappuccini, che nei secoli XVII e XVIII divenne molto importante, mentre oggi è ridotto a un vero e proprio rudere. Il convento, raggiungibile solo a piedi, venne chiuso nel 1915 e utilizzato come prigione tra il 1917 e 1918, durante la Grande Guerra.
Del Cenacolo calabrese non si conoscono né autore né epoca. Non è tuttavia la sola copia esistente. Tra le più celebri va menzionata sicuramente quella del Giampietrino, originariamente nella Certosa di Pavia, oggi custodita presso il Magdalen College di Oxford. Un’altra, dipinta a olio su tela e attribuita a Marco d’Oggiono, di proprietà del Louvre, è esposta al Museo del Rinascimento del Castello di Ecouen. Due copie si trovano nella chiesa dei Monoriti di Vienna, una del Da Vinci Museum di Tongerlo (Belgio) l’altra della chiesa parrocchiale di Ponte Capriasca vicino a Lugano. Altre copie sono poi quelle presenti ad Alzate Brianza nella chiesa di San Giorgio attribuita al pittore Sigismondo De Magistris e datata 1531, a San Lorenzo Maggiore a Milano di data e pittore sconosciuti e infine quella della Pinacoteca Ambrosiana, commissionata nel 1615 ad Andrea Bianchi, detto il Vespino, dal cardinale Federico Borromeo.