La nota criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone presenta il suo ultimo libro nella cornice elegante del Grand Hotel Palace Roma di via Veneto.
Una tematica molto delicata e tristemente attuale, quella della manipolazione affettiva che ritroviamo all’interno di una relazione di coppia, piuttosto che sul luogo di lavoro, della famiglia, nella società in generale.
E’ un manipolatore affettivo chiuque cerchi di distruggere la nostra autostima e farci sentire sbagliati sempre, evidenziando i nostri errori per poter successivamente sottolineare le sue qualità e doti.
La moderatrice dell’evento, la giornalista Daniela Senepa è inviata speciale Rai nei settori cronaca nera e giudiziaria.
La presentazione del libro si inserisce in un contesto più ampio di un’iniziativa pensata per dar voce, sotto diverse forme artistiche a questo grido di aiuto e all’incitazione della rinascita.
L’organizzazione, capitanata dalla project manager Borsetti Maria Rosa, con l’ausilio della sales product manager Lorella Lamponi, ha pensato alla creazione di un percorso espositivo, tutto made in Italy dove pittrici, scultori e artigiani esprimeranno lo stesso concetto. Un mix di tableaux vivants ed espressioni artistiche racchiusi in un’opera d’arte che sottolinenando il disagio mentale, non si presenta solo come espressione di creativìtà ma di denuncia del sociale.
Dopo la presentazione del libro si apre il sipario sulla fotografa Zoe Gregori , introdotta dalla poetessa Isabella Tegani con la lettura di due sue poesie tratte dalla sua prima raccolta “Nel mare il vento “.
La celebre stilista , baronessa Loredana Dell’Anno realizza un abito di houte couture indossato da Trotti Chiara, celebre volto di Altaroma e in un tableau vivant, l’opera artigianale, espressione dell’alta sartoria rappresenta un omaggio al tema trattato.
Il dramma della manipolazione affettiva in ambito sociale viene ricordato da un quadro di Tamara Pierbattistini , Auschwitz-rosso passione di vita introdotto da un’estratto del diario del colonnello Merwin Willett Gonin , celebre opera letteraria che descrive l’esperienza di un soldato britannico, primo in assoluto ad entrare nel campo di concentramento di Bergen Belsen.
IO NON CI STO PIU’
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