Verona (Veneto) 08 aprile 2019

Irpinia alla 53^ edizione di Vinitaly

E’ stato un battesimo nel segno dell’internazionalizzazione, della promozione e anche del binomio vino-archeologia quello dell’Irpinia alla 53^ edizione di Vinitaly. Sotto la regia della Camera di Commercio di Avellino, infatti, lo spazio dedicato alla collettiva di aziende di questa grande regione vitivinicola della Campania (90 espositori – di cui 83 cantine, 3 produttori di liquori e distillati,  3 consorzi ed una rete d’impresa) ha inaugurato il ricco programma della quattro giorni scaligera con i primi appuntamenti targati Taste4Test, gli incontri b2b tra stampa specializzata e produttori,  la visita di una delegazioni di buyer arrivati da Est Europa, Russia e Kazakistan, e la presentazione della speciale etichetta Taurasi DOCG Riserva 2012 “Vino Blu”, realizzata in omaggio al prezioso vaso icona rinvenuto a Pompei il 1 dicembre 1837. Il tutto nel segno del nuovo claim Irpinia goccia a goccia, che per tutto il 2019 accompagnerà le collettive fieristiche del settore agroalimentare e vitivinicolo promosse dalla CCIAA, proprio per raccontare sotto un unico brand queste due eccellenze produttive, il vino e l’olio, fiori all’occhiello del patrimonio enogastronomico del territorio. Protagonisti, inoltre, i prodotti tipici, da quelli caseari a quelli olivicoli come la DOP Irpinia Colline dell’Ufita “Ravece”, proposti in diversi banchi d’assaggio e in abbinamento agli spumanti irpini e alle grandi Docg Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo.
Nove, in particolare, le etichette al centro dell’incontro con i buyer, che ha visto il coinvolgimento di altrettante aziende: Donnachiara; Tenuta del Meriggio; Nardone Nardone; Tenuta Cavalier Pepe; D’Antiche Terre; Vigna Villae in Taurasi; Filadoro; Historia Antiqua; F.lli Urciuolo. A fare breccia, la spiccata e nota longevità del Fiano, punta di diamante dell’enologia bianca meridionale; la grande struttura del Greco di Tufo, non a caso considerato ‘un rosso vestito di bianco’, e la potenza espressiva del Taurasi, a ragione uno dei più pregiati vini rossi del Meridione e di tutto lo Stivale.