Roma (Lazio) 31 ottobre 2018

JULIEN FRIEDLER EPER LA PRIMA VOLTA NELLA CAPITALE CON UNA MOSTRA AL VITTORIANO L’artista belga con la mostra “Behind the world” suggerisce attraverso mondi fantastici e visionari l’idea di Umanità come Comunità

DI SILVANA LAZZARINO E A CURA DI VITTORIO BERTOLACCINI
Presso l’Ala Brasini del Complesso del Vittoriano le opere dell’artista belga Julien Friedler (Bruxelles,1950) guardano al recupero di una spiritualità in cui umanità e comunità coincidono in un’ottica dove all’azione segue la contemplazione. La mostra “Behind the world” a cura di Dominique Stella, aperta dal 9 novembre al 5 dicembre 2018 introduce nei mondi fantastici e visionari raccontati dall’artista che restituisce i segni di una nuova energia guardando alle origini e ai miti con cui recuperare quegli orizzonti metafisici che legano l’uomo ai volti infiniti della natura vicini allo spirituale. Le 20 opere di grande formato e l’installazione “La Forêt des Âmes” proiettano nell’immaginario costruito da Friedler in cui si legano spettacolarità, pensiero mitologico e forza evocativa. Fulcro centrale è l’installazione “Forêt des Âmes” (2009-2010): le cui 9 colonne nel sintetizzare la volontà partecipativa e azionista dell’universo di Friedler suggeriscono l’idea di una moderna spiritualità collettiva fondata sull’arte. Un’opera che rappresenta il progetto più alto di Friedler ovvero quello della creazione di un’Umanità nuova capace di essere Comunità. L’opera – dopo New York, Bruxelles, Milano, Spoleto, Rivara e prossimamente esposta anche a Parigi – prende le mosse dallo Spirit of Boz, progetto partecipativo che si esprime nelle risposte spontanee date dal pubblico a un questionario. Le migliaia di risposte raccolte finora in tutto il mondo – unite adesso a quelle dei visitatori romani – costituiscono la materia di cui sono composte le 9 colonne-contenitori dell’opera. Gestione e organizzazione Gruppo Arthemisia.
Silvana Lazzarino