Sono trascorsi quarantuno anni dalla strage di Bologna (2 agosto 1980, ore 10:25) dove si spensero bruscamente sogni, speranze, affetti familiari, progetti, stroncati da uno spaventoso fragore scaturito da un ordigno posto all’interno della stazione emiliana. Quel terrificante impatto causò la morte di 85 persone (orribilmente mutilate) ed oltre 200 feriti deturpati nel corpo e nell’animo. Tra le vittime dell’attentato vi era il reggino Antonio “Totò” Lascala ed a distanza di tale arco di tempo, la città di Reggio Calabria, nonostante le varie sollecitazioni, sia istituzionali, personali, associative, ancora non ha inteso dedicare uno spazio pubblico ad un concittadino vittima innocente di quella strage terroristica. Il Circolo Culturale “L’Agorà”, vuole ricordare tale figura, anche se purtroppo dimenticato nella memoria, da parte delle istituzioni locali che dovrebbero avere il preciso dovere di trasferire alle future generazioni la memoria di un crimine tanto efferato. A tal fine piace ricordare che venne inoltrata da parte del sodalizio reggino una richiesta di intitolazione di luogo pubblico al Comune di Reggio Calabria, proposta acquisita d’ufficio al prot. 125802 del 6 agosto 2018 – indirizzata al sindaco, al segretario generale, al presidente della Commissione Toponomastica, al presidente del Consiglio. A distanza di tre anni il Circolo Culturale “L’Agorà” non ha ricevuto nessuna risposta in tal senso.
La storia dimenticata del reggino Antonio Francesco Lascala, morto nella strage di Bologna

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