Un emendamento della Lega (con il placet del M5s) alla legge di Bilancio rinvia di 15 anni l’applicazione della direttiva Bolkestein per le concessioni balneari, rimandando i bandi pubblici. L’esecutivo vuole permettere agli imprenditori del comparto di programmare le loro attività e fare gli investimenti. Gli ambientalisti parlano invece di cambiale elettorale, sottolineando che i circa 27mila concessionari in meda versano nelle casse dell’erario 4mila euro a testa. Un’anomalia tutta italiana: nel resto d’Europa le regole sono chiare
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