Venezia (Veneto) 18 dicembre 2024

MASSIMO PARACCHINI – SINOSSI ALLA BIENNALE DI VENEZIA 2024

Sinossi della Dott.ssa Francesca Catalano al Padiglione del Grenada intitolato “No Man is an Island” in Palazzo Albrizzi Capello alla 60° Biennale di Venezia Arte, per presentare l’opera “Kromoexpansion Yellow Vortex in Psychotrance before Big Bang” di Massimo Paracchini. La creazione porta l’artista spesso in una psychotrance, ossia uno stato di estasi assoluta capace di generare nuovi spazi senza limiti e senza tempo. Paracchini ha attraversato diverse fasi artistiche, partendo da un approccio neofigurativo intriso di ispirazione cubista e futurista, con il tempo la sua ricerca si è evoluta verso l’astrattismo e l’informale, dando vita ad una pittura in cui il gesto stesso diventa protagonista. Arrivando a diverse fasi della ricerca personale, teorizzando con la “Eidetica Trascendentale dell’arte” varie tecniche – quali tra le principali quella del Free Sprinkling, della Geometria iperellittica e la Kromoexpansion – si inserisce nella corrente dell’informale, filone nato in Italia dopo la fine della grande guerra. A differenza tuttavia degli artisti dell’avanguardia novecentesca l’opera qui richiamata diventa per l’osservatore faro nel percorso di comprensione dell’arte, portandolo nel mondo cosmico dell’artista. Ecco quindi che il maestro Paracchini guarda ad artisti come Klein – quest’ultimo attratto dal pensiero orientale e dalle teorie cosmogoniche porta in scena una tensione immateriale verso l’assoluto – ma anche allo spazialismo di Lucio Fontana. Se l’artista argentino si concentra sulla terza dimensione, al di là della bidimensionalità della tela, così fa anche il Maestro Paracchini che dalla forma vorticosa della materia ottiene un effetto tridimensionale con la differenza che la spirale – come un vortice del cosmo – si espande non in senso interno all’opera, bensì in una direzione opposta, proprio come il sole che emana i raggi al di fuori di esso perché si propaghino il più lontano possibile.