Pubblicato il nuovo volume del Garante dei detenuti di Crotone, Federico Ferraro. Il lavoro di ricerca accademico si intitola “Il movente religioso tra identità culturale e illecito penale. La rilevanza penale della libertà religiosa.
La tematica inerente la libertà di religione rispetto ai cd. “reati culturalmente orientati” è indubbiamente un connotato significativo di una cultura, e, conseguentemente, i richiami in ordine all’identità culturale assumono spesso una tonalità religiosa: la preservazione di una minoranza o di una cultura spesso dipende dalla salvaguardia di usanze e riti religiosi.
In generale, la religione costituisce un forte elemento di appartenenza, ingenera legami significativi tra i suoi membri, e, per ciò stesso, anche chiare linee di demarcazione tra appartenenti e non appartenenti a un certo culto.
Sebbene la religione venga sempre più intesa come una scelta soggettiva e autonoma, rimane prevalente l’idea che l’appartenenza religiosa sia quasi un fatto “di nascita”, che si tramanda di generazione in generazione, e che, pertanto, crea un decisivo sentimento identitario tra quanti vi afferiscono.
Le fattispecie che più di frequente sono state qualificate come ‘reati’ sono: le violenze in famiglia, i reati di sangue per difendere l’onore, la riduzione di minori in schiavitù, i reati contro la libertà sessuale, le lesioni personali di origine culturale, i reati connessi a sostanze stupefacenti, l’inadempimento dell’obbligo scolastico, i reati inerenti all’abbigliamento rituale, i reati commessi per errore culturalmente condizionato sul fatto o sulla legge penale.
Nuova pubblicazione per l’avv Federico Ferraro, Garante dei detenuti
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