Il titolo della conferenza „Nardodipace:nuove ipotesi” prende spunto dalle precedenti conversazioni sul tema di quelle popolazioni del periodo neolitico, paleolitico o antecedenti a tali fasi storiche e le cui tracce sono celate dal mistero. Una geografia sparsa in diversi punti del globo terrestre e le cui testimonianze sono caratterizzate da varie strutture architettoniche, quali dolmen, menhir che trovano ubicazione anche nel bacino del Mediterraneo. A riguardo l’enigmatica cultura megalitica si sono confrontati diversi studiosi di chiara fama, evidenziando nelle loro ricerche periodi differenti di tali culture e la prima analisi la si deve all’archeologo Anne-Claude-Philippe de Tubières, meglio conosciuto come Conte di Caylus nel XVII secolo, mentre gli acronimi di menhir e dolmen sono dovuti a Legrand d’Aussy. A riguardo tale fase storica il Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria, rivolge particolare attenzione con diverse iniziative alle quali hanno partecipato diverse personalità del mondo accademico di chiara fame ed i risultati di tali conversazioni sono riportate sul portale del sodalizio culturale reggino e consultabili nello spazio multimediale di http://www.circoloculturalelagora.it/studi_preistorici.htm
La storia dei ritrovamenti megalitici di Nardodipace è strana e curiosa, poiché la loro scoperta ha costituito il coronamento, la chiave di volta di un lunghissimo ed appassionante studio condotto da decenni dall’antropologo Domenico Raso sulle popolazioni pelasgiche presenti nelle Serre Joniche. A riguardo l’area di Nardodipace con i tanti interrogativi che ne celano il mistero di tali imponenti presenze risponderanno al nuovo appuntamento „Nardodipace:nuove ipotesi” che avrà luogo giovedì 7 febbraio (ore 16,30) presso la sala „Spanò Bolani” della Biblioteca Comunale „De Nava” di Reggio Calabria. Parteciperanno in qualità di relatori il prof. Filippo Arillotta ed il prof. Leonardo Tripodi.
Nuove ipotesi sul mistero di Nardodipace
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