Roma (Lazio) 30 aprile 2019

Osservatorio Nazionale Amianto per la Giornata Mondiale delle Vittime. La fibra killer provoca in Italia 6 mila morti all’anno, urge guerra alle lobby per messa a bando globale

SILVANA LAZZARINO E A CURA DI VITTORIO BERTOLACCINI
Il 27 aprile 2019 è ufficialmente la “Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto”. La fibra killer provoca non meno di 107.000 decessi ogni anno (stime OMS), di cui circa 6.000 solo in Italia. Ma la guerra al killer silenzioso non può essere vinta senza il coinvolgimento di tutti i Paesi del mondo, come la Cina, in assoluto il paese maggiore consumatore di amianto, seguito da Russia, India, Kazakhstan, Brasile, Indonesia, Tailandia, Vietnam, e Ucraina. Le lobby sono state così influenti da impedire la messa al bando globale dell’amianto.
Pur se messo al bando nel 1992 l’amianto continua ad uccidere perché si trasforma in fibre invisibili che, inalate ed ingerite, causano con certezza scientifica mesotelioma, tumore del polmone, tumore della laringe, dello stomaco e del colon, compresi danni respiratori asbestosi e complicanze cardiocircolatorie. Possono bastare anche esposizioni non elevate per provocare l’insorgenza del mesotelioma e delle altre patologie tumorali asbesto correlate. Un milione di siti contaminati, di cui almeno 50mila industriali, e 40mila siti di interesse nazionale. L’ONA ha segnalato la presenza di amianto in 2.400 scuole (stima 2012 per difetto, 1.000 biblioteche ed edifici culturali (stima per difetto). E poi 250 ospedali (stima per difetto), Anche la rete idrica rivela presenza di amianto per ben 300.000 km di tubature (inclusi gli allacciamenti con presenza di materiale contenenti amianto) rispetto ai 500.000 totali. Urge avviare una bonifica globale con la messa in sicurezza di tutti i siti contaminati, un piano di prevenzione a partire dalla sorveglianza sanitaria con controlli periodici. L’ONA sportello online www.osservatorioamianto.com
Silvana Lazzarino