Panettieri (Calabria) 08 novembre 2018

Panettieri il borgo delle tradizioni

Panettieri fu fondato nel corso del XVI e XVII secolo da coloni provenienti dalla città di Scigliano che, attirati dall’ottima prospettiva economica offerta dal monastero di Santa Maria di Corazzo, decisero di stabilirsi in questa terra distante dal monastero solo 5 Km.Fino a tutto il XVIII secolo Panettieri rimase casale di Scigliano, di cui seguì le vicende politico-amministrative. Nel 1811 la giurisdizione amministrativa del comune, come di buona parte dei casali periferici di Scigliano, venne assegnata a Colosimi, con la legge n. 360 del 1 maggio. Nel 1818 venne soppresso il vescovado di Martirano, e Panettieri passò a quello di Nicastro. Due anni più tardi, esattamente il 25 gennaio 1820, al paese venne riconosciuto lo statuto di comune autonomo, sancendo così il suo definitivo affrancamento politico-amministrativo.Dalla seconda metà dell’Ottocento l’abitato ha conosciuto un progressivo e costante spopolamento. Le grandi ondate migratorie (quelle di fine secolo nelle Americhe, quelle degli anni ’50-’60 del Novecento in Lombardia) hanno largamente interessato anche la comunità panetterese, mentre esigui e insignificanti sono stati nel corso degli anni i ritorni.Per quanto riguarda l’etimologia del nome di Panettieri, secondo Vincenzo Padula, il nome del paese deriverebbe dal greco. In una brevissima annotazione l’autore scrive infatti: “Panettieri. Se il paese non è antico, il nome è antichissimo. Παυαϰτεϱής significa «tutti insepolti»”.Da http://www.comune.panettieri.cs.it/citta/sez.asp?ID=13&CAT=La%20Storia&IDMacro=2#.W-PZHpNKjIU