Fermo (Marche) 21 aprile 2020

“PER UNA MANCIATA DI LIKE”…

In questo periodo di segregazione forzata si può parlare dell’Eudemonismo di Socrate? Per Socrate è normale il raggiungimento della felicità da parte dell’uomo nel corso della sua vita terrena. Anche Aristotele affermava che la felicità è perfezione individuale, e lo stesso Epicuro la pensava in maniera similare per l’Eudemonismo.
L o si può far rientrare anche nella “Morale Cristiana”, perché si pone la beatitudine come una sorta di premio della virtù.
Passiamo al Rinascimento e poi all’Illuminismo e all’Utilitarismo che videro il desiderio da parte dell’uomo di raggiungere la felicità come una norma suggerita dalla coscienza.
Lo Stato nel suo percorso cieco e sconsiderato ci sta allontanando da quella che è una regola morale che è stata la base di tutta la Filosofia legata all’uomo.
Il cammino dell’uomo verso la felicità in questo secolo è continuamente minato da una “Dittatura Oscura” che ci spinge verso il baratro della conoscenza per un “Pugno di Like”.
Ci appaghiamo l’Ego per una manciata di Like su Facebook e ci allontaniamo dalla tremenda considerazione che il raggiungimento della nostra felicità è minata alla radice.
Ci stanno rubando il nostro tempo, la nostra vita, ci stanno svuotando il pensiero che imprime forza all’azione.
Da ragazzo ho letto tanti romanzi di fantascienza di “Urania” che ipotizzavano un futuro dove molto del mondo che ci circonderà sarà virtuale.
Un mondo in cui la realtà è a portata di “click”.
Telecomandati da microcip inseriti nel nostro corpo
Le macchine gestiranno le nostre azioni, le nostre coscienze, ci troveremo svuotati dalla realtà tangibile a cui oggi siamo abituati; I tramonti saranno virtuali e gestiti da macchine che ce li faranno apparire da una finestra che si rivolge ad uno schermo al plasma che simula un’aurora boreale o un’alba sulle Isole Fiji (quelle del nostro tempo, perché nel futuro saranno irriconoscibili, ridotte ad uno scenario apocalittico di enorme portata).