Roma (Lazio) 30 aprile 2019

PÉTER KORNISS, “TRANSIZIONE” LA MOSTRA AL MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE fino al 2 giugno racconta la scomparsa della cultura contadina ungherese

SILVANA LAZZARINO E A CURA DI VITTORIO BERTOLACCINI
Ha catturato la realtà della cultura contadina ungherese in via di estinzione di cui ha restituito usi, costumi che si perdono nel tempo, ha restituito la dura vita dei pendolari: questo è parte del lavoro di PÉTER KORNISS autore di importanti progetti come “The Guest Worker”, e “Continuing Memories”, tra le figure più significative della fotografia contemporanea ungherese, cui è dedicata l’esposizione al Museo di Roma in Trastevere fino al 2 giugno 2019. Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale , organizzata dall’Ambasciata di Ungheria e Galleria Vàrfok di Budapest, la mostra “Transiszione” a cura di Krisztina Kovács, direttore della Galleria Várfok di Budapest, attraverso un percorso cronologico restituisce la progressiva scomparsa della tradizionale cultura contadina nell’Europa orientale in seguito alla globalizzazione .Con occhio attento e sensibile, Péter Korniss ha rappresentato i cambiamenti e i segni irreversibili che la globalizzazione ha lasciato sulla cultura e sulla vita familiare delle comunità dei villaggi rurali. Il percorso espositivo prosegue dalla fine degli anni Cinquanta al 2017: dai primi scatti del villaggio ungherese della Transilvania Szék (in romeno Sic) alla più recente e concettuale serie Guest Worker Women a Budapest. Alla sezione “Il passato 1967 – 1978” segue “Transizione 1989 – 2016”; mentre alla vita dei pendolari tra la Transilvania e l’Ungheria è dedicata la terza sezione “The Guest Worker” la più nota e il primo progetto fotografico a lungo termine nella scena artistica ungherese, opera esposta in tutto il mondo. Le sue fotografie sono presenti in diverse collezioni di gallerie e musei di sedici paesi.
Silvana Lazzarino