Latina (Lazio) 13 novembre 2021

Pillole del nostro territorio: lo scriptorium e il calefactorium dell’Abbazia di Valvisciolo

Continuano a riscuotere grandissimo successo gli smart video curati dall’Archeoclub di Sermoneta volti alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio.
In occasione dell’apertura straordinaria del locutorium dell’Abbazia di Valvisciolo, per l’iniziativa legata al V centenario della nascita di Sisto V, è stato possibile realizzare questo smart video che va ad aggiungersi a quelli fino ad ora prodotti.
Il lato del chiostro vede poi un lento passaggio dalla parte dedicata alle attività dell’<> a quella del <>.Lo scriptorium è l’ambiente che veniva adibito allo studio e quindi era fondamentale la presenza della luce con numerose finestre. Tuttavia, la parete nord-est ne risulta oggi del tutto priva, forse perché la quota della stessa è stata modificata nel corso degli anni e l’ambiente si trova più interrato.
Mentre sul lato sud-est vi è ancora una grande finestra rettangolare e vi si notano tracce di un’altra finestra. L’ambiente era in origine diviso in due navate da una colonna in pietra con base e capitelli simili a quelli della sala capitolare, che sorreggeva quattro volte a crociera liscia. Lo scriptorium è collegato con il calefactorium, (cioè un ambiente riscaldato), dove si scioglievano i colori che servivano per le miniature. Il calefactorium era quindi munito di un grande camino, di cui si possono notare i resti, e dove i monaci andavano a meditare o leggere nei giorni particolarmente freddi e durante gli intervalli dell’ufficio divino notturno.
Il locutorium era il luogo in cui era lecita la comunicazione verbale e dove il superiore assegnava i servizi della giornata. C’era anche il passaggio agli orti. Sia la parte alta delle pareti che le due volte oblunghe vennero affrescate tra il XII e XIV secolo con motivi geometrici e fitomorfi.