“Più sicurezza per tutti. Più agenti per le nostre città!”. Nel caso della Polizia, il cavallo di battaglia della Lega di Salvini ha prodotto un clamoroso pasticcio, e per mezzo della sua stessa mano. Un guaio per una serie di aspiranti agenti che nel giro di una manciata di giorni hanno visto sbiadire la graduatoria in cui erano inseriti legittimamente da due anni, insieme a ogni speranza di vestire la divisa. Un cortocircuito che nessuno, tra parlamento e governo, è riuscito a risolvere e prelude a un’ondata di ricorsi da parte degli esclusi
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