La storia moderna dei due Bronzi inizia il 16 Agosto del 1972, quando, in seguito a una vicenda dai risvolti ancora non completamente chiariti, presso la località Porto Forticchio di Riace Marina, furono ritrovate due statue in bronzo, apparentemente senza nessun reperto coevo nei dintorni. Il loro recupero fu eseguito con una imbarazzante leggerezza e con mezzi non appropriati, al punto che venne “dimenticato” sulla spiaggia un grosso pezzo di ceramica tardo antico, posto tra l’avambraccio destro e il torace del Bronzo A per impedire che il braccio stesso potesse danneggiarsi durante il trasporto.
Dopo il recupero, le statue vennero avviate a un primo restauro, che fu realizzato a tra il 1975 e il 1980 a Firenze. Due furono gli obiettivi dell’intervento: pulizia e conservazione delle superfici esterne; tentativo di svuotamento della terra di fusione posta all’interno delle statue. La rimozione della terra di fusione fu portata avanti nel laboratorio di restauro posto nel Museo di Reggio negli anni 1992-1995, e finalmente conclusa nell’ultimo restauro tra gli anni 2010 e 2013, effettuato presso la sede del Consiglio Regionale della Calabria, a Palazzo Campanella.