Biella (Piemonte) 19 agosto 2021

SANTUARIO DELLA MADONNINA. SALA BIELLESE (BIELLA, PIEMONTE)

SANTUARIO DELLA MADONNINA DI SALA BIELLESE (BIELLA, PIEMONTE).
Il santuario nacque attorno ad un’immagine dell’Annunciazione affrescata su di un pilone votivo del XV secolo attribuito a Gaspare da Ponderano.
L’edificio sacro venne edificato nel 1494 con una navata. Tra l’anno 1665 e l’anno 1722 vi fu l’ampliamento del coro e della navata, l’innalzamento del campanile e la costruzione della sacrestia. Tra l’anno 1767 e l’anno 1777 vi fu il rifacimento del pavimento e dell’altare maggiore. Infine tra l’anno 1854 e l’anno 1862 vennero costruite le tre navate.
Sala Biellese è un comune di 560 abitanti della provincia di Biella in Piemonte. Insieme a quello di Zubiena il territorio comunale di Sala Biellese è posto nella fascia nord-orientale dell’Anfiteatro morenico di Ivrea, che in genere viene considerata parte del Biellese anziché del Canavese. Il borgo si trova lungo il pendio morenico a 625 m s.l.m. ai piedi delle Alpi biellesi ed al confine del sito di interesse comunitario “Serra d’Ivrea” interessato dall’escursionismo. Nel 1896 le tessitrici di Sala, in un’epoca in cui la tessitura a mano era ancora l’attività tradizionale del paese esercitata soprattutto dalle donne, insorsero contro la pretesa del governo di assoggettare la loro attività a tassazione, come se si trattasse di un’attività industriale. Scoppiata la rivolta, nota come la “Rivolta delle tessitrici”, i carabinieri fecero fuoco sulla folla uccidendo quattro persone. I responsabili della rivolta furono in seguito processati, ma assolti. Nel corso della Resistenza gli abitanti del territorio della Serra morenica ed i partigiani che vi si trovavano a combattere diedero vita a un’importante rete di collaborazione sociale, che ha lasciato profonde tracce sul territorio tra Sala e Torrazzo e che lega tra loro questi luoghi emblematici ad altri della Resistenza partigiana e della Liberazione. Non a caso fu qui che venne trasmessa Radio Libertà.