Gli esiti della Rivoluzione Francese andarono a determinare diversi cambiamenti in molte realtà amministrative del periodo tra le quali quelle inerenti alla riscossione dei tributi, conosciuta con l’acronimo di di “autarchia fiscale”. Nei vecchi regimi tale sistema, in molte occasioni veniva appaltato o concesso in affitto, mentre con il nuovo modello vide diverse innovazioni a riguardo tra le quali la nascita di nuove figure quelle relative ai Ministeri. A seguito del Congresso di Vienna (1° novembre 1814 – 9 giugno 1815) l’8 dicembre del 1816 il Regno di Sicilia ed il Regno di Napoli assunsero la dicitura di Regno delle Due Sicilie con Napoli capitale e con re Ferdinando IV che assunse la nuova denominazione di Ferdinando I delle Due Sicilie.Il sistema tributario del Regno borbonico, pur nella sua relativa mitezza, rappresentava l’espressione più chiara della politica finanziaria governativa, volta a ricorrere il meno possibile alle entrate tributarie, spesso per ragioni politiche che economiche. Il ricorso ai sudditi per chiedere tributi poteva aumentare l’interesse del popolo a chiedere conto dell’impiego delle tasse riscosse, cercando quindi di controllare l’attività di governo. Gli effetti di questa politica finanziaria furono gravi per il reame meridionale, il cui governo se poco chiedeva ai suoi sudditi, e quel poco richiesto gravava per buona parte sulle classi più umili, pochissimo spendeva per essi, e per giunta male, di conseguenza le condizioni dello stato furono più indebolite invece che per oppressione fiscale, per mancanza di spese utili a promuovere la ricchezza nazionale. Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi nella conversazione „Sistema tributario, lavori pubblici e appalti nel Mezzogiorno preunitario”, organizzata dal Circolo Culturale „L’Agorà”, che avrà luogo giovedì 6 giugno (ore 17) presso la sala „Spanò Bolani” della Biblioteca Comunale „De Nava” di Reggio Calabria. Parteciperà, in qualità di relatore Andrea Guerriero.
Sistema tributario, lavori pubblici e appalti nel Mezzogiorno preunitario
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