È una delle artiste più giovani e attive del panorama italiano e della scuderia di Spoleto Arte. Il nome? Giulia Quaranta Provenzano. La fotografa imperiese, che solo dal 2017 ha deciso di trasporre i suoi scatti artistici su tela, in poco tempo è emersa dall’anonimato, facendo parlare di sé, delle sue opere e del suo pensiero.
La Natura e la ciclicità che mette in relazione vita e morte sono tra i temi che l’artista affronta con maggiore interesse, trovando nella caducità dell’esistenza una tensione alla bellezza. Quest’aspetto viene evidenziato nelle sue opere in contorni definiti e marcati, in colori accesi e decisi facendo sì che lo stile della trentenne ligure sia facilmente riconoscibile.
Con i suoi scatti elaborati, la fotografa si prepara a spiccare il volo verso Las Palmas il prossimo 13 aprile. Qui infatti, all’Hotel Reina Isabel, si terrà la videoesposizione Premio Bienal de Canarias, il riconoscimento internazionale che andrà a far compagnia alla già nutrita schiera di premi che la Provenzano continua a raccogliere. E dopo Las Palmas sarà la volta di Venezia, con la Pro Biennale presentata dal prof. Vittorio Sgarbi il 5 maggio. E qui riceverà il Premio Biennale Sgarbi 2019.
Presenti in entrambe le sedi espositive, le fotografie artistiche di Giulia Quaranta Provenzano saranno visibili alla Scuola Grande di San Teodoro e allo Spoleto Pavilion, la prima vicino al Ponte di Rialto e l’altra nei pressi del Museo Leonardo da Vinci. Per l’occasione verrà ammirata da un parterre di personaggi illustri, tra cui Silvana Giacobini, già direttrice di «Chi» e di «Diva e Donna». Proprio quest’ultima aveva presentato e assistito alla premiazione della stessa artista, a cui è stato conferito l’International Art Prize Tamara de Lempicka alla Milano Art Gallery, il 14 febbraio.
Tra gli eventi di Milano Art Gallery e Spoleto Arte, la scalata di Giulia Quaranta Provenzano
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