Nella consultazione del portale del Circolo Culturale L’Agorà vi quello dedicato al tema del GIALLO, nella cui pagina di riferimento (http://www.circoloculturalelagora.it/Giallo.htm) vengono elencati in ordine di tema e cronologico vari aspetti su tale letteratura. Il tema conduttore della stessa è quello relativo alla narrazione di un misfatto e delle persone coinvolte in esso. Storie fantastiche, a volte anche ricavate da eventi reali, che hanno radici nella narrativa popolare, a far data dal XIX secolo, per poi sfociare nel delta del mondo cinematografico,radiofonico,televisivo ed anche dei fumetti. Come si diceva in apertura, tali vicende vengono anche ricavate da storie legali,quindi, tali aspetti letterari si materializzano nella sfera della cronaca nera, quindi sul luogo del delitto reale. Il primo di questi nuovi appuntamenti, a cura del sodalizio culturale reggino, riguarda quello de „I grandi delitti del Novecento”. Nel corso della conversazione, tenuta presso la Biblioteca Comunale „De Nava”, a cura di Antonio Megali, sono stati analizzati i casi di tre casi al femminile. Tre storie facenti parte di violenti e sanguinari delitti che sconvolsero l’opinione pubblica della Penisola italiana tra l’inizio e la fine del secondo dopoguerra. Rina Fort, la ‘belva dalla sciarpa color canarino’ che massacrò a sprangate la moglie e i figli del suo amante in un appartamento di via San Gregorio, a Milano. Caterina Fort, detta Rina, l’autrice di una delle stragi più feroci del secondo dopoguerra, l’altro riguarda Leonarda Cianciulli, un’assassina seriale italiana, conosciuta come “la saponificatrice di Correggio” per aver ucciso tre donne e averle poi sciolte nella soda caustica. L’altro caso ha riguardato Pia Bellantoni, autrice di un omicidio maturato nel bel mondo dell’aristocrazia italiana del secondo dopoguerra.
TRE NOIR AL FEMMINILE TRA I GRANDI DELITTI DEL 900
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