La Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini ha presentato il progetto Tuscolo. Il luogo primitivo dell’anima, che celebra la riapertura del Parco Archeologico e Culturale di Tuscolo al termine dei lavori di riqualificazione dell’intera area archeologica.
Il Parco Archeologico e Culturale di Tuscolo è il cuore antico dei Castelli Romani, definito dal celebre etnologo Fosco Maraini “luogo primitivo dell’anima” che sottolineava così il valore storico e naturalistico del territorio. L’antica Tusculum, infatti, oltre ad offrire ricche testimonianze archeologiche, sorge all’interno del più vasto Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani e per il suo alto valore faunistico e floristico, caratterizzato da ampi spazi verdi e panoramici, è stata individuata quale zona di riserva integrale dall’Ente parco regionale.
I resti dell’antica città latina di Tusculum, fondata secondo la leggenda da Telegono, figlio di Ulisse e della Maga Circe, sorta intorno al XV secolo a.C., si estendono su una vasta area dominata dalla rupe dell’acropoli. Dopo essersi opposta fieramente all’espansione di Roma, la città ne fu infine sconfitta nel 496 a.C.; sotto il dominio romano, Tuscolo divenne residenza estiva prediletta di imperatori, senatori e letterati e la sua fama si mantenne viva fino all’epoca medievale, quando il Comune di Roma ne decise la distruzione definitiva nel 1191. Dopo un lungo periodo di abbandono e di saccheggio dei reperti, nel 1984 la Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini ha acquistato il sito (circa 50 ettari) dai principi Aldobrandini.
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