Torino (Piemonte) 29 settembre 2018

Il ricordo della famiglia di Domenico Rizzolo, il proprietario di una delle enoteche più antiche di Torino

Il brindisi di Domenico Rizzolo innegiava alla salute. Il ricordo della sua famiglia.

Domenico Rizzolo, oggi avrebbe compiuto 78 anni; dopo quasi 50 anni di attività da commerciante è venuto a mancare – il 17 settembre scorso – per un brutto male, lasciando un vuoto incolmabile non solo nei suoi familiari ma anche tra i suoi affezionati clienti, che nel corso di una vita hanno frequentato e frequentano tutt’ora la bottiglieria e che nel tempo si sono affezionati a tutta la famiglia Rizzolo. Dal 1970 Domenico gestiva, a conduzione familiare, la sua rinomata enoteca RIZZOLI di Torino insieme al figlio Gianluca, alla moglie Graziella e , di tanto in tanto, collaborava anche Arianna , la figlia più grande .

La moglie Graziella: “Mio marito è partito dal Veneto all’età di 13 anni, quindi è venuto qui a Torino , ha sempre lavorato, si è sempre fatto rispettare, fin da bambino era un signore. Il suo lavoro da giovane era il carpentiere e lavoro molto pericoloso: facava il capo squadra; un giorno ha visto in vendita un’enoteca e ha deciso di acquistarla. Era l’anno 1970. Nella famiglia di Domenico, per gli amici Franco, perchè in famiglia da piccolo è stato sempre chiamato così, c’era gia la propensione al commercio; già i suoi nonni e i suoi zii erano nel commercio. Aveva un forte carisma, attirava tutti i clienti, poi diventati amici” – IL MATRIMONIO – “Ci siamo conosciuti da bambini perchè Franco abitava vicino a mia nonna e quindi le nostre famiglie si sono conosciute e frequentate. Quando è ritornato da militare ci siamo innamorati e ci siamo sposati nell’anno 1964. – Conclude Graziella – In questi oltre cinquanta anni di matrimonio è viva in me la signorilità, l’onesta e l’amore