Il Movimento popolare ha inviato al Procuratore presso la Direzione Distrettuale antimafia, Alla Procura generale della Corte dei Conti, Al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cosenza, Alla Procura della Repubblica di Paola , Alla Procura di Catanzaro, All’Autorità Nazionale Anti Corruzione, All’Ordine degli Ingegneri della provincia di Cosenza, al Consiglio Nazionale Ingegneri, un esposto firmato da centinaia di cittadini e attivisti del movimento, per porre ” all’attenzione degli uffici riceventi, accadimenti inerenti una vicenda estremamente importante che da anni affligge il territorio del Comune di Diamante, affinché gli organi competenti possano eseguire gli opportuni accertamenti, effettuare le dovute azioni a salvaguardia dei cittadini, e valutare la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti in relazione ai fatti dedotti. 2. Il Movimento ha chiesto al Procuratore di Paola un incontro urgente per comunicazioni a voce sulla situazione esistente oggi nell’area portuale ed i rischi che la popolazione corre, per il persistere nell’area di materiale considerato nocivo dall’ispezione dell’Asl avvenuta l’anno scorso. Il Movimento fa presente che il nuovo esposto segue un altro esposto fatto nel febbraio del 2018 , senza alcun esito, se non l’intervento contro le barche dei pescatori e diportisti ferme all’interno della landa desolata del porto.
Veleni a Diamante: esposto del Movimento popolare
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