Berlino
Nella prima conferenza di “KRITIS” – anno 2024 – sono state studiate le misure di protezione da adottare per i disastri e le crisi di ogni tipo. La seconda conferenza ha affrontato esplicitamente i disastri in caso di guerra tra cui l’assistenza sanitaria.
Nel novembre 2024 è stata approvata la legge quadro KRITIS, in conformità con una direttiva dell’UE che prevede la tutela di settori come Energia, Trasporti, Banche, Mercati finanziari, Salute, Acqua potabile, Servizi igienico-sanitari, Alimentazione, Infrastrutture digitali, Pubblica amministrazione, Spazio. Pertanto si obbligano tutti gli operatori dei vari settori ad adottare misure per analizzare i rischi e aumentare la resilienza ai danni e alle minacce entro luglio 2026.
Tutto ciò potrebbe ancora essere considerato una protezione generale contro i disastri. Ma ora sta diventando chiaro cosa è realmente in gioco: tutti i settori strategici come lo sono i servizi sanitari devono essere “adattati” alle esigenze della guerra o alle conseguenze di un conflitto. Per gli ospedali, ciò significa fornire posti letto ai feriti di guerra e, in cambio, respingere i pazienti civili. Ciò significa creare strutture di distribuzione e trasporto a livello nazionale per queste persone ferite. E significa imparare a curare le gravi ferite prodotte dai proiettili.
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(PENNABIANCALIVE)