Il 22 agosto 2016 si è svolto presso l’isola di Ventotene il vertice Italia-Francia-Germania, con Renzi, Hollande e Merkel che hanno tenuto una conferenza stampa sulla Nave Garibaldi della Marina Militare e reso omaggio alla tomba di Altiero Spinelli, uno degli artefici del Trattato di Ventotene.
Del Trattato si è tornato a parlare in questi giorni a causa del controverso discorso della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Parlamento. Il Trattato di Ventotene è un documento redatto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, tre intellettuali italiani coinvolti nel movimento federalista europeo, che si trovavano in esilio sull’isola di Ventotene, un piccolo isolotto del Mar Tirreno, usato dal regime fascista come campo di prigionia per oppositori politici. Il trattato è ufficialmente intitolato “Per un’Europa libera e unita” e rappresenta una delle basi ideologiche del movimento europeo che poi avrebbe portato alla creazione dell’Unione Europea.
Contesto storico
Nel 1941, l’Europa era sconvolta dalla Seconda Guerra Mondiale, dominata dalla dittatura nazista in Germania e dal fascismo in Italia. Il continente era profondamente diviso, e la guerra sembrava non avere fine. In questo scenario, il *Trattato di Ventotene* nacque come una risposta alle atrocità della guerra e ai regimi totalitari, con l’obiettivo di immaginare un futuro di pace, prosperità e cooperazione tra i popoli europei.
Gli autori del trattato erano convinti che l’Europa non avrebbe mai potuto conoscere la pace duratura se fosse rimasta divisa in Stati nazionali conflittuali. L’idea centrale del trattato era quella di un’Europa unita e federale che potesse superare le divisioni nazionali, garantire la pace e prevenire future guerre. La visione era quella di costruire una comunità di Stati che cooperassero economicamente e politicamente in modo da evitare la possibilità di conflitti interni.
Principi fondamentali
Nel trattato, Spinelli, Rossi e Colorni delineano una serie di principi e proposte, che si possono riassumere come segue:
1. Federalismo europeo: L’idea centrale era quella di creare una federazione europea, unita non solo sul piano economico ma anche politico. La federazione avrebbe dovuto possedere un governo centrale con poteri sovranazionali che avesse autorità su questioni importanti, come la difesa e la politica estera, ma anche sull’economia e il benessere sociale.
2. Unione politica e federazione economica: Si auspicava la creazione di una comunità economica