Terremoto, a sei mesi dalla scossa del 24 agosto 2016, oltre 170.000 interventi dei Vigili del fuoco – 730 VIGILI DEL FUOCO ANCORA IMPIEGATI NELL’AREA DEL CRATERE – A 180 giorni dalla prima scossa di terremoto che ha colpito l’Italia centrale, oggi sono 730 i vigili del fuoco in servizio e 454 i mezzi di soccorso operanti nell’area del cratere che interessa le quattro regioni di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo – Dal 24 agosto, i vigili del fuoco hanno compiuto complessivamente 171.150 interventi: 1.122 per salvataggi di persone; 48.804 per recupero di beni dalle abitazioni e di merci e attrezzature dalle attività commerciali distrutte; 86.054 per sopralluoghi, verifiche tecniche sulle strutture e la messa in sicurezza degli edifici, a cominciare da quelli che hanno consentito il ripristino della viabilità principale – Nell’area interessata, che comprende un totale di circa 300 comuni, mediamente hanno operato circa 1.000 vigili del fuoco ogni giorno, supportati quotidianamente da circa 500 mezzi di soccorso.
Contemporaneamente all’assistenza alla popolazione, alle operazioni di messa in sicurezza e rimozione delle macerie, prosegue l’attività dei caschi rossi del vigili del fuoco per la messa in sicurezza degli edifici di pregio storico e religioso e il recupero dei preziosi beni artistici contenuti al loro interno
Nel Video, Castelluccio di Norcia provincia di Perugia – Sotto la neve i vigili del fuoco proseguono senza sosta il lavoro di recupero di beni personali accompagnando i terremotati nelle proprie abitazioni – Castelluccio è una frazione del comune di Norcia (PG) in Umbria. È il centro abitato permanente più elevato dell’Appennino dopo San Pellegrino in Alpe – Secondo i dati ISTAT il paese si va man mano spopolando: nel censimento del 2001 il paese risultava abitato da 150 residenti, mentre in quello del 2011 i residenti sono scesi a 120 – Il 30 ottobre 2016 il paese di Castelluccio è stato quasi completamente raso al suolo da un importante evento sismico: il campanile e la Chiesa di Santa Maria Assunta sono andati completamente perduti. Alcune opere di notevole pregio artistico e storico custodite nella chiesa sono state messe in sicurezza prima dei crolli