La Festa del Covo (in dialetto osimano la Festa del Cóo) è un avvenimento a sfondo religioso che si tiene ogni anno la prima domenica di agosto nella frazione Campocavallo di Osimo (AN).
Il covo è un carro che presenta sempre una costruzione realizzata interamente con spighe di grano dai contadini del luogo. Ogni anno viene realizzato un covo differente, che rappresenta sempre una nuova immagine religiosa (chiese, santuari, luoghi di culto). La festa dura sempre due o tre giorni, lungo i quali si susseguono ogni sera eventi musicali, teatrali, artistici e gastronomici, e culmina la prima domenica di agosto con la processione religiosa del covo, che si snoda per le vie di Campocavallo all’ombra del Santuario della Beata Vergine Addolorata, alla quale è consacrato il covo.
La prima edizione della Festa del Covo si tenne il 13 agosto 1939. L’idea fu concepita da Clemente Ciavattini, un anziano contadino di Campocavallo, che decise di dar vita al progetto con l’aiuto dei suoi figli.
Sostenuti dal vescovo e da don Carlo Grillantini, i contadini ufficializzarono la festa con un Avviso Sacro del 5 agosto 1939.[1] Così la Corona, realizzata intrecciando spighe di grano sullo scheletro in legno, fu portata in processione in onore della Vergine Addolorata come offerta di ringraziamento per la prosperosità dei raccolti e benedetta dal parroco locale Ludovico Amadini.
76^ Festa del Covo a Campocavallo di Osimo (AN) 2015
![](https://vod.rcsobjects.it/youreporter/videoyrthumb/218x122/167590.jpg)
Pubblicato in Cronaca |