Turchia, Paese estero 05 ottobre 2017

Europei In Turchia, ai quarti la nazionale amputati di calcio

Con la vittoria 4-0 contro il Belgio e lo 0-0 con la Francia

AGLI EUROPEI DI ISTANBUL LA NAZIONALE ITALIANA DI CALCIO SUPERA LA PRIMA FASE CON DUE GOL DELL’ISCHITANO GIANNI SASSO CHE LI DEDICA ALLA SUA ISOLA E AI TERREMOTATI DI CASAMICCIOLA

di Gennaro Savio

In Turchia la nazionale italiana di calcio amputati sta ben figurando nel campionato europeo in corso ad Istanbul. Ottimo l’inizio del torneo con il pareggio con la Francia e la vittoria ottenuta con un roboante quattro a zero contro il Belgio. Oltre ai goal di Padoan e Mariani, c’è stata la doppietta di Gianni Sasso, orgoglio sportivo dell’isola d’Ischia che ai nostri microfoni ha espresso tutta la sua soddisfazione per le prime due prestazioni degli azzurri. “Contro il Belgio – ci ha dichiarato Gianni – abbiamo disputato una gran bella partita e il quattro a zero ci sta molto stretto visto le tantissime azioni da goal che abbiamo creato. Anche lo zero a zero con la Francia è il frutto di una nostra gran bella partita durante la quale non abbiamo mai rischiato di prendere goal”. La qualificazione ai quarti del europei in Turchia rappresenta un risultato straordinario perché consente alla nostra nazionale di poter partecipare al campionato del mondo che si terrà in Messico il prossimo anno. La gioia per i primi risultati positivi ottenuti in Turchia dalla nazionale di cui è un indiscusso trascinatore, non ha fatto certamente dimenticare a Gianni i problemi che attualmente attanagliano i cittadini isolani colpiti dal terremoto dello scorso 21 agosto. E il suo primo pensiero è stato rivolto proprio a loro. “Un saluto a tutta l’isola d’Ischia – ha affermato Sasso – e soprattutto agli abitanti dei Comuni di Casamicciola e Lacco Ameno colpiti dal terremoto del 21 agosto scorso”. Cosa aggiungere se non i nostri vivissimi complimenti a tutti i calciatori azzurri i quali, oltre ad essere campioni nello sport, sono innanzitutto campioni di vita da cui noi cosiddetti “normodotati” abbiamo tanto, ma proprio tanto da imparare.