Roma (Lazio) 23 maggio 2015

Altipiani di Arcinazzo. IL SINDACO E’ INCEPPATO NEL CIPPATO

ALTIPIANI ARCINAZZO. BIOMASSA, SINDACO TROJA.

Ecco la delibera che parla dell’istituzione del sistema della biomassa.
N. 12 Data: 27-03-2013
OGGETTO: ” ANIENE GREEN NET “. ADESIONE DEI COMUNI DI ARCINAZZO ROMANO, SUBIACO E TREVI NEL LAZIO AL PATTO DEI SINDACI

ARTICOLO 6

Programmi di intervento di breve periodo e modalità di realizzazione
l’art. 6 della delibera …. dice: ) i Comuni pongono in essere unâ azione finalizzata a creare un sistema di gestione comune e condivisa che consenta di utilizzare la biomassa immediatamente disponibile nell’ area territoriale interessata (stimata prudenzialmente in circa 4000 tonnellate tal quale annue);
b) i Comuni realizzano i primi impianti â pilota, da utilizzare su utenze pubbliche. In particolare, i Comuni si pongono l’obiettivo di installare n.1 caldaia per ciascun Comune (per una potenza totale di circa 1.5 MW th) e n.1 cogeneratore di piccola taglia (fino a massimo 300 KW el) da porre a servizio nella piattaforma.
c) al fine di garantire la sostenibilità economica della piattaforma, i Comuni aderenti procedono alla vendita sul mercato della biomassa non destinata agli impianti creati per la realizzazione del progetto AGN.
2.2. La seconda fase è suddivisa nelle seguenti sottofasi:
a) i Comuni aderenti al presente accordo pongono in essere unâ azione coordinata finalizzata ad organizzare ed utilizzare a livello energetico la totalità della biomassa legnosa raccolta, sempre nei limiti e nel rispetto della pianificazione forestale;
b) i Comuni aderenti, coerentemente con gli obiettivi di sostenibilità ambientale della gestione complessiva delle risorse naturali, procedono allâ implementazione della piattaforma di gestione della biomassa legnosa, al fine di garantirne una autoproduzione sufficiente per nuove installazioni;
c) i Comuni interessati procedono allâ installazione di nuovi impianti termici e/o cogenerativi da porre a servizio delle utenze pubbliche la cui taglia sarà coerente con le potenze attualmente installate e comunque con il reale fabbisogno termico;
d) I Comuni aderenti pongono in essere azioni di sensibilizzazione per lâ utilizzazione energetica della biomassa legnosa da destinare ad utenze pubbliche e private, anche promuovendo l’apertura del mercato della biomassa medesima da utilizzare per la produzione di energia termica o combinata.

INFINE LA PROVA PROVATA DELLA COSTRUZIONE DI CALDAIE A BIOMASSA

vendita di legna da ardere essiccata sul mercato locale garantendo un innalzamento dei livelli qualitativi offerti;
· vendita di cippato di qualità , con i seguenti sbocchi commerciali:
· impianti di taglia industriale (a circa 30 km dal comprensorio presente un impianto per la produzione di energia elettrica);
· impianti di piccola taglia per le utenze domestiche locali (impianti del progetto pilato e quelli ulteriormente sviluppati);
· erogazione di un servizio di gestione calore attraverso la fornitura di cippato ed energia termica, attraverso lâ istallazione di caldaie a biomassa in diverse realtà territoriali che si rendono disponibili a tale attività;
· vendita dellâ energia elettrica in seguito allâ installazione dellâ impianto di microcogenerazione.

Da queste informazioni si evince che gli impianti verranno realizzati. Un gruppo di giovani ha affermato:
“Il sindaco è inceppato nel cippato”. Ironia a parte i cittadini che hanno partecipato alla assemblea organizzata dal presidente dell’A.r.a. Eugenio Rizzo, hanno vigilato molto bene.

a cura di Giorgio De Santis