Arezzo (Toscana) 11 ottobre 2015

Arezzo, saltano nervi e Consiglio Comunale

Arezzo, saltano nervi e Consiglio Comunale

lo spettacolo che si è svolto nella sala del Consiglio Comunale il 7 ottobre 2015 non è stato ne bello ne intelligente e tanto meno politico.

il Consiglio Comunale è stato anticipato da molti veleni e discussioni ma viene da molto lontano, infatti, da oltre un decennio è partita una guerra inaudita per violenza, durata e certamente anomala da parte dell’attuale Gianfrancesco Ganurrini contro il suo ex compagno in AN Francesco Macrì, tra l’altro fu proprio Gamurrini a sostituire Macrì nella carica di Assessore durante la consiliatura Lucherini, costretto a fare questo dalll’allora superpodestà maurizio bianconi.

a Ganurrini l’amara sorpresa di una velocissima sostituzione con il famoso civitelli che lo portò a versare copiose lacrime amare, questo lo avrebbe dovuto avvicinare di nuovo a Macrì ma così non è stato e adesso non si pensa a governare ma fare nascere continui problemi a Francesco Macrì, con la completa autorizzazione del Sindaco Ing. Alessandro Ghinelli acca faccia della memoria del comportamento etico e politico del suo grande babbo, l’Avv. Oreste Ghinelli, un vero uomo politico di destra ma rispettato da tutti gli avversari di qualunque partito politico di allora.

prima di comunicare il mio personale pensiero come libero cittadino e quello di molti del Comitato MIRSIA ma forse sarebbe giusto dire di molti cittadini aretini e soprattutto da parte di quelli che hanno votato Ghinelli per un cambiamento vero e non per misere querelle di carattere e spessore personale.

la Città di Arezzo aveva e ha tuttora la necessità di uscire di un torpore amministrativo di 9 lunghi anni e il libero voto dato a Ghinelli diveva servire proprio a questo e non ad altro.

eccoci a che cosa pensiamo su quello che è avvenuto a causa del passaggio in Consiglio Comunale della pratica, attenzione aperta da un decennio anche questa, sulla riorganizzazione del personale comunale in cui non è stato trovato un accordo neppure tra la maggioranza e da qui la mancanza del numero legale per due volte.

non importa se la prossima volta passerà di certo è importante comprendere afnio quanto costerà ai cittadini la troppo rapida riappacificazione con la Lega e la completa ritura con Francesco Marì.

esprimiamo la nostra forte convinzione che tutto questo, ma anche altro, venisse evitato da ambedue, Sindaco Ghinelli e Macrì, venisse evitato con molta intelligenza e cautela e non come una rottura da fare in tutte le maniere perché piace a Gamurrini, lui può confrontarsi civilmente con Francesco Macrì fuori da Palazzo Cavallo, può tentare di picchiarlo (se li riesce), può sfidarlo a a duello al Prato, ma non può utilizzare la sua attuale posizione politica per cercare di distruggere un suo immaginario nemico coinvolgendo anche il Sindaco.

concludiamo per comunicare che come di consueto che a differenza dei media locali noi vi facciamo visionare un video che è la realtà dei fatti (la verità ti fa male lo so) e dove si evidenziano due particolari.

il primo è il volto di Ghinelli durante il Consiglio

il secondo è la stupida violenza scatenatasi da parte di alcuni della maggioranza contro la minoranza per non avere tenuto il numero legale, una azione di bassa intelligenza politica, di etica e soprattutto di rispetto per gli elettori aretini, anche di quelli che hanno eletto la minoranza, vedremo se il Presidente Alessio Mattesini vorrà prendere seri provvedimenti affinché tutto questo non accada MAI più, non di certo all’interno di una assise che rappresenta TUTTI i liberi cittadini aretini, e ripetiamo TUTTI senza esclusione alcuna.

fabio fioroni
libero, liberissimo cittadino aretino e coordinatore del Comitato MIRSIA, Mai In Riunione Sempre In Azione che lavorano per risolvere i veri problemi che affliggono il territorio aretino