“Dobbiamo cambiare gli equilibri in Europa”
Intervista di Argiris Panagopoulos, pubblicata ad “Avgi” il 29/5/2016 a Joan Miguel Mena Arca*, deputato EN COMU PODEM: “Dobbiamo cambiare gli equilibri in Europa”. “Con la coalizione unitaria “Uniti Possiamo”, Podemos, Sinistra Unita e le liste unitarie stiamo dando la battaglia per rovesciare il neoliberismo e allargare la democrazia in Spagna e in Catalogna, con l’obbiettivo di cambiare gli equilibri in Europa in collaborazione con il governi di Grecia e di Portogallo e più in generale del Sud Europa”, ha detto ad “Avhi” Joan Miguel Mena Arca, deputato della lista unitaria En Comù Podem, dirigente ed ex deputato nel parlamento locale di Catalogna per la Sinistra Unita e Alternativa EUiA. Il 41enne Mena è filologo e per anni era consigliere comunale di EUiA a Sabadell.
-La lista unitaria “Uniti Possiamo” viene già data per seconda nei sondaggi, mentre fino a poco fa i mezzi di informazione del sistema “prevedevano” la perdita di voti di Podemos e che la Sinistra Unita rimaneva a livelli bassi..
Abbiamo una grande opportunità per cambiare la realtà della Spagna, che è stata colpita tragicamente dalla crisi con la disoccupazione di essere esplosa superando come in Grecia il 20%, non abbiamo lavoro e specialmente lavoro di qualità. I sondaggi mostrano la speranza che ha la gente alle forze della sinistra alternativa, come Podemos, Sinistra Unita e le liste unitarie a livello regionale. Ci danno la speranza che possiamo lottare per avere una maggioranza politica nel prossimo parlamento per cacciare la destra del governo del paese.
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L’intervista completa “Dobbiamo cambiare gli equilibri in Europa”
è pubblicata da: il manifesto sardo
http://www.manifestosardo.org/dobbiamo-cambiare-gli-equilibri-europa/.
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Italia sopraffatta dalle classi dominanti manovrate da loschi quanto incompetenti figuri oltretutto supervisori di una serie di strumenti di gestione del Paese.
Insomma c’è ancora vita nella vituperata sinistra?
Forse non sono più efficaci i confronti tra leggi elettorali data la “demenza non curabile” di chi
purtroppo, per non ricordare il passato, finge di non restare in solitaria malinconia politica, che oltretutto non fa molto bene, ma tutt’altro . Affinché il tutto venga salvato dal declino, solo onesti dediti alla legalità ed essere persone speciali non appartenenti a lobby per muovere lentamente la mano verso l’utensile e guidarlo oltre la sicurezza e la certezza che “il mio arnese è più grosso del suo” fare bene per non perdere le funzioni vitali . Dialogare col mondo esterno per
dare lustro e per avviare verso uno sviluppo degno di qualità allontanando così il sospetto o certezza che “Nella città l’inferno”.
Angelo Antonio Messina