Castelvetro Di Modena (Emilia-Romagna) 17 agosto 2015

Bellissima giornata aeromodellistica all’Aeroporto di Modena

Fin dal mattino i “volovelisti” hanno dato il meglio, supportati anche dal caldo che ha creato le termiche sulle quali si sono librati i modelli del signor Cammellini e del signor Storchi.

E proprio l’aliante di quest’ultimo è stato vittima di un incidente durante il lancio col “dolly”
, uno speciale carrello dotato di una “culla sagomata” che permette all’aliante di decollare come un’aereo staccandosi poi dal carrello quando raggiunge la velocità di rotazione.

E proprio dopo essersi staccato il maxi aliante ha bruscamente impennato, perdendo il blocco motore-elica impennando verso l’alto e finendo sull’erba accanto alla pista riportando danni molto gravi

Finite le evoluzioni degli alianti hanno cominciato a volare i jet.
Cesare Solmi di Mantova si è esibito con una bellissima riproduzione di un North American T2 Buckeye addestratore imbarcato dell’US NAVY in servizio dal 1959 al 2008, ed un altrettanto spettacolare e molto realistico, soprattutto nel modo di volare Boeing 727-100 recante le insegne della compagnia aerea Ansett Australia, fondata nel lontano 1936 e dichiarata fallita per bancarotta nel 2002

Aldo Badiali da Bologna si è presentato invece con un elicottero BellAH-1S dell U.S. ARMY, un Aero L-39 che come l’ultima volta non ne ha proprio voluto sapere di mettersi in moto causa rottura del sensore della temperatura della turbina ed un bellissimo aereo acrobatico addirittura “turboalbero” col quale s’è esibito con tanto di fumogeno

Vando e Stefano Grazioli, perseguitati dalla sfortuna.
Prima il buon Stefano che doveva testare un sistema di “lancio missili” montato in un pilone subalare del suo Fiat G-91R nei colori dell’Aviazione Militare Portoghese, che purtroppo non ha potuto aver luogo in quanto durante una cabrata si è spenta la turbina del jet con una fumata bianca, tutti pensavamo fosse il missile invece quando lo abbiamo visto scendere silenzioso ci siamo resi conto del guaio.Fortunatamente nessun danno

Vando ahimè dopo alcuni voli entusiasmanti col suo Sukhoy SU-22 “Fitter H”, durante l’estrazione del carrello durante la manovra d’atteraggio , lo ruotino anteriore si è svitato ed è caduto al centro della pista con conseguente atterraggio sul muso. Nulla di irreparabile comunque.

Altro volo altro colpo di sfortuna, questa volta catastrofico.
Dopo aver dato tutta manetta al Sukhoy il velivolo si stacca dal suolo punta il muso verso l’alto per la salita quando di colpo la turbina si ammutolisce.
Vando riesce a riportare il velivolo a terra che impatta di coda fermandosi sul bordo della pista dell’Aeroporto lasciando uscire dallo scarico un fumetto bianco.

Tutti pensavamo fosse lo spegnimento della turbina ma poco dopo dal fumo sono partite le fiamme domate a fatica da alcuni di noi, io addirittura con un estintore a polvere prestato da Manuele Cuoco dell’Ostaria Gente dell’Aria.

Finalmente dopo qualche minuto d’ansia tutto è finito ma del velivolo non è rimasto quasi più nulla

I ragazzi di Verona si sono esibiti col “sibilante” Cobrajet KJ-66 , velocissimo experimental a turbina con coda bitrave.
Un altro ragazzo da Bologna ha volato con una riproduzione del sempre meraviglioso F-4E Phantom II “Betty Lou” del 388 Fighter Wing dell’USAF basato a Korat (Thailandia )nel 1969 in piena Guerra del Viet Nam.

Due aeromodellisti hanno portato un piccolo monorotore ad elica acrobatico.
Ed infine si è esibito un’altro socio con un bellissimo Aermacchi MB-339 con livrea New Zeland Air Force.