Hanno in comune il dolore, ma anche la capacità straordinaria di mettere a disposizione degli altri quel dolore, quella sofferenza, di costruirci solidarietà, impegno, vita. Uno per tutti e tutti per uno, il detto dei moschettieri che rivive nel secolo dell’ “ognuno pensi a sé stesso”. Una catena forgiata dalle lacrime, capace di resistere, sempre e comunque, perché ogni anello tira per sè e per gli altri, e se un altro anello ha bisogno di aiuto, tira più forte. E’ il coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità e questa, la fondazione Pol.i.s. è la sua casa. Sono qui per ribadire i valori per i quali è nato e si batte il coordinamento. Come? Assegnando delle borse di studio a studenti meritevoli familiari di vittime ma che non hanno ricevuto benefici economici di legge o perché appartenenti a fratelli e non genitori delle vittime oppure perché colpiti dalla criminalità comune e non dalla criminalità organizzata o dal terrorismo. Alfredo Avella ha presentato il senso dell’iniziativa spiegando che sono state assegnate 26 borse di studio a ragazzi della scuola primaria e secondaria per € 800 e a ragazzi delle scuole superiori universitarie di € 1000. Commovente l’incontro al quale hanno preso parte tanti familiari ed alla quale ha mandato il suo saluto il procuratore Giovanni Colangelo e sono intervenuti il QUESTORE Guido MARINO, il tenente dei carabinieri Pietro Tribuzio e il capitano della Guardia di Finanza Romolo Pillari. In mirabile esempio di solidarietà orizzontale, che dovrebbe essere preso ad esempio dalle istituzioni. I ragazzi hanno anche ricevuto in omaggio un “pacco alla camorra” della bottega dei sapori e dei saperi della legalità. don TONINO PALMESE benedicendo l’iniziativa ha auspicato che possa definitivamente essere approvata alla Camera la proposta di legge mirante ad equiparare i diritti dei familiari colpiti dalla criminalità organizzata con quelli colpiti dalla criminalità comune.
Come sono stati trovati i fondi per questa ammirevole iniziativa? Sono stati raccolti grazie alle donazioni di quei familiari che hanno ricevuto ristori economici e dal contributo della fondazione Polis presieduta da Paolo Siani. Una catena forte, insomma, che si assume l’onere di trainare anche le coscienze più restie nella giusta direzione.
Borse di studio Pol.i.s.

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