Napoli (Campania) 24 gennaio 2018

CARABINIERI IN CONSIGLIO, DOMENICO SAVIO SU RADIO ANTENNA 1

CARABINIERI IN CONSIGLIO COMUNALE A FORIO, DOMENICO SAVIO IN DIRETTA SU RADIO ANTENNA UNO SI DICE ORGOGLIOSO DI AVER DIFESO L’ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE

CLIMA DA DITTATURA IN CONSIGLIO COMUNALE A FORIO, DOMENICO SAVIO FATTO AVVICINARE DALLE FORZA DELL’ORDINE PER LIMITARGLI IL DIRITTO COSTITUZIONALE ALLA LIBERTA’ DI PENSIERO E DI INFORMAZIONE, MA NONOSTANTE TUTTO LE TELECAMERE DEL PCIM-L HANNO RIPRESO E CONTINUERANNO A RIPRENDERE E TRASMETTERE IN DIRETTA STREAMING I LAVORI DEL CONSIGLIO COMUNALE

di Gennaro Savio*

Momenti di forte tensione nel corso della seduta del Consiglio comunale di Forio dove, in clima a dir poco surreale, gli amministratori guidati dal Sindaco Francesco Del Deo e dal Presidente del Consiglio Michele Regine hanno fatto avvicinare dalla Forze dell’Ordine il Consigliere di opposizione Domenico Savio affinchè venissero spente le telecamere del gruppo consiliare del PCIM-L che come sempre erano sistemate sui treppiedi per effettuare la diretta streaming del civico consesso. E questo per applicare alla lettera il regolamento delle riprese audiovisive approvato ultimamente dalla sola maggioranza e che da settimane è al centro di feroci polemiche con le opposizioni. Infatti la delibera più che regolare, rende difficile l’effettuazione delle riprese audiovisive e, soprattutto, in contrasto con l’articolo 21 della Costituzione, limita il diritto di stampa e di cronaca. Ad esempio, anziché una semplice comunicazione, si chiede ai giornalisti iscritti all’ordine di presentare apposita autorizzazione a poter effettuare le riprese. Ma non è tutto. Si dettano pure le condizioni per la diffusione delle immagini che così come specificato preclude persino la possibilità di utilizzare stralci di intervento dei consiglieri nei servizi giornalistici che, paradossalmente, per questo motivo non si potrebbero nemmeno realizzare visto che si è vincolati “a pubblicare le registrazioni integralmente non dividendole in più segmenti…”, così come si legge nel testo deliberato. Ma nella delibera della discordia c’è anche un passaggio in cui è specificato che i soggetti autorizzati alle riprese audiovisive si impegnano a non esprimere opinioni e commenti durante la ripresa. Già nei giorni scorsi durante una conferenza-dibattito il Consigliere Savio aveva pubblicamente dichiarato che quella delibera non avrebbe limitato e condizionato la diffusione, a livello mediatico e sui social, del lavoro politico ed istituzionale del gruppo consiliare del PCIM-L e così stasera, dinanzi al tentativo di evitare le riprese video della seduta del Consiglio comunale, è stata durissima la sua reazione. Talmente dura che ha avuto il suo effetto positivo e così gli amministratori comunali hanno desistito dal tentativo di evitare le riprese video e la diretta streaming del Civico consesso che su FaceBook è stata seguita da circa duemila persone. “La decisione degli amministratori comunali guidati dal Sindaco Francesco Del Deo e dal Presidente del Consiglio Michele Regine di farmi avvicinare in consiglio comunale dalle forze dell’ordine affinché le telecamere del gruppo consiliare del PCIM-L non riprendessero i lavori del Civico consesso – ha dichiarato Domenico Savio -, per alcuni minuti mi ha dato l’impressione di essere ritornati sotto la dittatura fascista. E’ per noi motivo di grande orgoglio l’aver difeso con forza l’articolo 21 della Costituzione che garantisce il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione e in cui è sancito che la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Resistendo al tentativo di far spegnere le nostre telecamere, abbiamo onorato la memoria di quanti sacrificarono la vita per battersi e sconfiggere il nazi-fascismo conquistando alle future generazioni la Repubblica e la nuova costituzione democratica e antifascista. Così come ho fatto durante il mio intervento in aula – ha concluso Savio -, chiedo nuovamente con forza l’annullamento della delibera con cui, calpestando il dettato costituzionale, si limita il diritto di cronaca ai giornalisti e persino ad un gruppo consiliare come quello del PCIM-L il quale, invece, ha il dovere di informare la cittadinanza circa la propria attività politica ed istituzionale”.

*Servizio giornalistico realizzato da Gennaro Savio in nome e per conto del PCIM-L e del suo Gruppo consiliare di Forio