Non smette di nevicare a Valtournenche in Val d’Aosta. Breuil-Cervinia, poco fa (ore 12:00 circa) Questa è la situazione neve. Fonte video Valle d’Aosta nel Cuore. La Commissione Valanghe ufficializzerà l’orario esatto della chiusura nel primo pomeriggio della strada che va da Cervinia a Valtournenche, indicativamente dovrebbe essere dalle ore 17.00
In questi giorni non ha smesso quasi mai di nevicare su tutta la Valle d’Aosta e il pericolo slavine ha messo in allarme in particolare Cervinia. La viabilità è ripresa gia dall’abitato di Valtournenche. In poche ore a Cervinia sono caduti oltre 2 metri di neve. Breuil-Cervinia è una località montana appartenente al comune di Valtournenche (Valle d’Aosta), rinomata stazione turistica invernale ed estiva delle Alpi. Si trova a quota 2050 m s.l.m., alle falde del Cervino.
Le piogge e temporali in atto a tratti moderati o forti si stanno abbattendo sulla Liguria centro-occidentale, sul Piemonte e sulla Valle d’Aosta. Deboli fenomeni anche in Friuli Venezia Giulia e sulla Sardegna. Nevicate anche abbondanti sulle Alpi occidentali, fino a 1400-1500 metri circa.
Le precipitazioni nelle ultime 12 ore hanno avuto valori forti nelle aree prealpine dall’alto vercellese e del biellese (localmente fino a 70-80 mm), lungo la fascia prealpina delle Alpi Graie (80-100mm), sulla bassa Val Susa e sulle Cozie nord (40-60 mm) pioggia. Fonte Arpa Piemonte
ORE 12.25 ALLERTA ARANCIONE: Fonte Arpa Piemonte
Persiste l’allerta arancione sul settore occidentale, gialla sulle altre aree alpine e sulle pianure di torinese e cuneese per possibili allagamenti, esondazioni di minori, piccole frane che potranno interessare la viabilità secondaria e di fondovalle.
BOLLETTINO VALANGHE EMESSO ALLE 16.45
Arpa Piemonte – Permane la situazione di allerta per pioggia e neve. Pericolo valanghe 5 -Molto Forte
Pericolo Valanghe –
Il grado di pericolo arriva fino a 5 – Molto Forte sui settori nord-occidentali
della regione tra la notte e la mattina di domani, martedì 9 gennaio. Residue precipitazioni nevose interessano ancora, fino al pomeriggio, i settori alpini settentrionali, mentre sui restanti settori le precipitazioni sono in esaurimento dalla mattinata. La quota delle nevicate cala leggermente fino a 1000-1200m, nonostante ciò la densità e l’umidità della neve fresca sono tali da rendere il manto nevoso molto instabile. L’instabilità del manto nevoso raggiunge il suo apice tra la notte di oggi e la mattina di domani, per cui sono attese le valanghe spontanee di grandi dimensioni dai siti che non si sono ancora scaricati.
Sono possibili valanghe spontanee diffuse di medie e grandi dimensioni con possibile interessamento della viabilità e delle infrastrutture di fondovalle. Il distacco provocato è legato al debole sovraccarico sulla maggior parte di pendii ripidi, localmente anche nelle radure dei boschi, tuttavia il problema principale è legato all’attività valanghiva spontanea.