Belluno (Veneto) 03 aprile 2013

Città medaglia d’oro valor militare,breve tour fotografico

«Due volte invasa nel corso di venticinque anni, due volte la sua nobile ed intrepida gente si ergeva, decisa, le armi in pugno, a combattere l’odiato tedesco. Subito dopo l’armistizio del settembre 1943, i suoi figli si organizzavano in formazioni partigiane e gli 86 impiccati, i 277 fucilati, i 7 arsi vivi, gli 11 morti per sevizie, i 564 caduti in combattimento, assieme ai 301 feriti, ai 1667 deportati e ai 7000 internati, costituiscono il tributo di sangue e di eroismo dato alla lotta di liberazione. Nei giorni dell’insurrezione i suoi volontari della libertà si opponevano arditamente al X Corpo d’armata corazzato tedesco, forte di tre Divisioni, attestato al Ponte delle Alpi, gli precludevano ogni via di scampo e lo attaccavano di concerto con le sopraggiunte forze alleate, ottenendone la resa a discrezione. Dalle rive sacre del Piave, arrossato ancora una volta dall’italo sangue, i suoi partigiani, che per primi ebbero il privilegio d’imbracciare le armi contro l’invasore, marciano oggi alla testa delle formazioni dei Martiri e degli Eroi di tutte le lotte per l’Italia una e libera e ci additano la via del dovere e del sacrificio»