Brebbia (Lombardia) 15 gennaio 2016

Lidia Macchi: forse preso l’omicida, dopo 30 anni, con telecamere al seguito: chi ha dato la dritta a Quarto Grado?

Brebbia 15-01-2016
Questa mattina alle ore 6:20/30 la Squadra Mobile di Varese ha tratto in arresto S.B 47 anni, con l’accusa che sia lui il presunto killer di Lidia Macchi giovane uccisa nei boschi di Cittiglio nel lontano Gennaio del 1987 con 29 coltellate. La svolta delle indagini su una lettera pare scritta di suo pugno con frasi tra il sacro e il profano,degno di un romanzo giallo. Secondo la procura di Milano non vi sarebbero dubbi sullo scritto, è stata scritta da S.B come dimostrerebbe la perizia calligrafica. Abbiamo detto quasi 30 anni, ed in questi lunghi anni di colpi di scena ne sono successi. Fino al 2014 quando una donna si presenta in questura,affermando di aver visto la lettera anonima che fu fatta recapitare ai genitori di Lidia il giorno 10 Gennaio del 1987, il giorno stesso del funerale: la lettera pubblicata dal Giornale La Prealpina di Varese come titolo ” In morte di un’amica ” lo scritto sembrerebbe un lucido allucinante racconto di quella notte. Basterà questo per incolpare una persona di essersi macchiata di un delitto, è averlo tenuto nascosto nella sua coscienza per quasi 30 anni? Ho come ci ha abituato questo caso nel corso di tutto questo tempo avremmo ancora qualche colpo di scena? Questo lo dirà il processo, che nel nostro ordinamento giudiziario fino ha sentenza definitiva l’imputato sia innocente.Peccato che per Il circo mediatico già coi motori al massimo dei giri da questa mattina, non vi sia via di mezzo, se spettacolo deve essere spettacolo sia.Per il tribunale mediatico la sentenza è già scritta. Staremo a vedere come finirà questa triste vicenda. Giusto è doveroso seguirla giornalisticamente nel miglio modo possibile, senza però mettere in piedi tribunali televisivi ed emettere sentenze affrettate.Fly-News-Brebbia