Aquile in pietra sulle colonne all’ingresso, vasca idromassaggio in marmo con cascata di acqua, ascensore interno in vetro con accesso diretto dal garage al piano interrato fino alla mansarda, porte con borchie dorate, copriwater in pelle con incastonati swarovski, soffitti e travi in legno, mobile bar, pareti imbottite di tessuto, televisori al plasma anche nei bagni: è la villa di Cristiano Ronaldo? No, di un contadino pregiudicato pugliese, Antonio Agresti, già condannato a 20 anni per l’assalto armato con kalashnikov, fucili a pompa e pistole a 2 furgoni portavalori, sull’A9 all’altezza di Turate (Como), fruttata alla banda oltre 11 milioni di euro tra quintali di lingotti d’oro e colli di oreficeria. Al bracciante agricolo, oltre il villone di extra lusso, sono stati sequestrati anche 3 fondi rustici con uliveti, un’auto, un motociclo e 5 conti correnti in saldo attivo.
Dichiarava poche migliaia di euro l’anno: ecco dove viveva
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