Reggio Calabria (Calabria) 08 aprile 2015

disastro ambientale sotto gli occhi e nel silenzio di tutti

Nel territorio di Lazzaro (RC), sempre più abbandonato dalle istituzioni, la radicata e diffusa attività abusiva di smaltimento dei rifiuti attraverso bruciatura oramai si è consolidata. Lo scorso 2 aprile la contrada Lavandara per l’intera giornata è stata avvolta da una nuvola densa nera originata da un rogo tossico. Dei criminali hanno smaltito attraverso il fuoco la notevole quantità di rifiuti di diversa tipologia abusivamente depositati ai margini del torrente Ferrara, di fatto trasformato in strada sterrata denominata via Antonio de Curtis, lungo la quale insistono insediamenti abitativi.
Dai residui dell’incendio è stato possibile notare numerosi tronchi e rami di palma, materiale plastico di diversa natura, resti di pneumatici. Un danno grave e irreparabile all’ambiente e un serio pericolo per la salute pubblica determinato anche dallo smaltimento attraverso il fuoco di lamiere coibentate di poliuretano, che sicuramente hanno prodotto un forte inquinamento ambientale. Ma vi è di più nel tardo pomeriggio del giorno successivo, 3 aprile, si sono registrati ulteriori scarichi di rifiuti che ancora una volta sono stati smaltiti attraverso il fuoco. Come ho avuto modo di segnalare non è la prima volta che si smaltiscono i rifiuti attraverso il fuoco, e non si comprende come sia possibile che gli possano passare inosservati agli Organi di controllo. Gli strumenti di legge ci sono ma non vengono applicati e l’illegalità si diffonde.. Questo ennesimo rogo non deve lasciarci immobili, c’è di mezzo la nostra salute, principalmente quella dei nostri figli e di chi viene dopo.

Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”