L’Enel ha detto ufficialmente stop al progetto di riconversione della centrale di Porto Tolle. Non funzionava già più ad olio combustibile. Non funzionerà più a carbone, com’era stato programmato e probabilmente cesserà di funzionare del tutto. Sgomento dei rappresentanti sindacali per gli ultimi 140 lavoratori, diretti e indiretti, rimasti a Polesine Camerini. Una sconfitta per la comunità, per questo sito produttivo lasciato alla deriva, senza nessuna alternativa davanti. Quando era attivo, dice il sindaco Claudio Bellan, l’impianto dava il 10% dell’energia a tutto il paese. “Ci siamo battuti strenuamente per difendere la centrale, se il governo ci avesse appoggiato ora sarebbe attiva, rivitalizzerebbe il nostro territorio e darebbe posti di lavoro” (A. Gasparini)
Enel: “stop al carbone”. Porto Tolle rischia la chiusura
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