Tre giorni di culto, devozione, folklore e tradizioni che non hanno riscontro nel mondo. Soltanto la Settimana Santa di Siviglia in Spagna e la festa del Corpus Domini a Guzco in Perù possono paragonarsi, quanto a popolarità, ai festeggiamenti catanesi, da cinque secoli. Catania, rinata molte volte da devastanti terremoti ed eruzioni dell’Etna, ha tributato alla Patrona chiese e monumenti tra i più belli e prestigiosi.
In questo filmato grazie all’amico PINO MIRIGLIANO che ringrazio, alcuni momenti in cui è ben manifestato la venerazione del popolo e la commovente partecipazione popolare.
I devoti portano nella sfilata per le vie della città questi ceri che pesano fino a 120 kg.
LA FESTA DI SANT’AGATA
La festa di sant’Agata è la più importante festa religiosa della città di Catania, ed è la terza festa religiosa più seguita al mondo, dopo la Settimana Santa di Siviglia e quella del Corpus Domini di Cusco in Perù, proprio per il numero di persone che coinvolge e attira.
Si celebra in onore della santa patrona della città. Si svolge tutti gli anni dal 3 al 6 febbraio il 12 febbraio e il 17 agosto.
La prima data è quella del martirio della Santa catanese, mentre la data di agosto ricorda il ritorno a Catania delle sue spoglie, dopo che queste erano state trafugate e portate a Costantinopoli dal generale bizantino Giorgio Maniace quale bottino di guerra e dove rimasero per 86 anni. Dal 3 al 6 febbraio giungono a Catania più di un milione tra fedeli e turisti.
Insieme con il Patrimonio dell’Umanità delle città tardo barocche del Val di Noto (Sicilia sud orientale) conferito dall’UNESCO nel 2002, la festa di sant’Agata risulta “bene etno antropologico patrimonio dell’umanità” della Città di Catania nel mondo. Fonte Wikipedia