La testimonianza di Massimo Calce, residente della Valle dell’Irno che ha affrontato un tumore al cervello cinque anni fa e ora si batte per la delocalizzazione delle Fonderie Pisano, considerate responsabili dell’inquinamento nella zona Fratte di Salerno. “Quando sono tornato a casa dopo l’operazione ho messo su carta tutte le malattie, i tumori e le morti che erano capitate e mi sono accorto che il numero aumentava esponenzialmente fino a contare più di venti neoplasie solo nella mia zona”, racconta. Massi ha affrontato anche la morte del padre di tumore: “Io lo sentivo gridare dal dolore e non bastava la morfina. Io il primo tumore l’ho avuto e spero di non avere il secondo. Però ci sono quarantenni, cinquantenni nella mia zona che stanno morendo”.
Fonderie Pisano: “Facevo colazione con la puzza”
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