Argelato (Emilia-Romagna) 22 giugno 2016

Gela, arrestato Gianluca Pellegrino, vertice clan Emmanuello

E’ in corso una vasta operazione della Polizia di Stato di Caltanissetta nei confronti del clan di cosa nostra “Emmanuello”. Decine le misure cautelari eseguite nei confronti dei vertici dell’organizzazione dedita alle estorsioni, al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. La droga veniva reperita sul mercato catanese e soprattutto palermitano. L’associazione aveva a disposizione armi, anche modificate, che utilizzavano per compiere atti intimidatori.

A capo dell´associazione c´era il 32enne gelese, in custodia cautelare in carcere, e che a partire dal 2003 risultava organicamente inserito nella consorteria mafiosa cosa nostra di Gela, gruppo “Emmanuello”, di cui ha preso le redini già a partire dalla sua scarcerazione, avvenuta nel maggio 2011. Il soggetto è arrivato ai vertici della consorteria mafiosa forte di capacità criminali riscontrate sin dall´adolescenza, quali il commercio di droga, i danneggiamenti, le estorsioni in danno dei commercianti gelesi.
Le indagini hanno preso avvio dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia individuando inoltre le vittime di molte delle estorsioni: ben 12 commercianti gelesi titolari di esercizi commerciali.
Il soggetto è tornato immediatamente a commettere estorsioni, non esitando a dare mandato, nel 2011, a far fuoco contro l´abitazione di un imprenditore che si era rifiutato di soggiacere alle sue richieste.
Le risultanze investigative hanno permesso di raccogliere gravi indizi a carico del soggetto in quanto promotore ed organizzatore dell´attività, finalizzata all´acquisto ed al commercio delle sostanze stupefacenti, del tipo hashish, marijuana e cocaina.
Tutti gli appartenenti all´associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di stupefacenti non disdegnavano di occuparsi anche della vendita al dettaglio delle sostanze, che venivano reperite sul mercato catanese e soprattutto palermitano.
Decine gli episodi di cessione ampiamente documentati anche con numerosi sequestri di sostanza stupefacente, operati dagli investigatori specie in ore notturne, essendo l´associazione impegnata anche in una attività di guardiania presso i locali estivi gelesi, diventati per un´ampia piazza di spaccio.
L´associazione aveva a disposizione armi, anche modificate, che utilizzavano per compiere atti intimidatori.