Barano D'ischia (Campania) 03 ottobre 2016

GIANNI SASSO, ATLETA PARALIMPOINICO CHE NON CONOSCE OSTACOLI

Parla il Dott. Sergio De Rosa, il chirurgo ortopedico che lo ha operato per ben due volte

GIANNI SASSO, LO STRAORDINARIO ATLETA CHE NON CONOSCE OSTACOLI: E’ ARRIVATO A GAREGGIARE ALLE PARALIMPIADI DI RIO 2016 NONOSTANTE LE DUE DELICATE OPERAZIONI SUBITE PER LA FRATTURA DEL BACINO E DELLA CAVIGLIA

di Gennaro Savio

In queste ultime settimane in seguito alla sua partecipazione alle paralimpiadi di Rio 2016, è stata raccontata tutta la vita di Gianni Sasso, lo speciale atleta olimpionico dell’isola d’Ischia che senza la gamba sinistra da anni strabilia le platee di tutto il mondo con le sue straordinarie imprese sportive nel calcio, nella corsa, nel nuoto e nel ciclismo. Soprattutto è stato sottolineato che dopo il drammatico incidente che a sedici anni lo privò per sempre della gamba sinistra, grazie alla sua grande forza di volontà è oggi uno degli atleti più completi e più forti al mondo. In pochi però sanno che Gianni tra il 2010 e il 2013 ha subito due altri incidenti stradali che avrebbero messo in ginocchio chiunque visto le delicate operazioni chirurgiche a cui è stato sottoposto all’anca e alla caviglia. Per avere contezza della delicatezza degli interventi subiti agli arti fratturati, abbiamo intervistato il Dottor Sergio De Rosa, il chirurgo ortopedico che per ben due volte lo ha operato presso l’Ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno. La cosa incredibile che sembra far somigliare il nostro Gianni ad una sorta di uomo bionico è il fatto che anche per un normodotato che viene operato all’anca c’è un alto rischio che le viti inserite nell’arto possano scoppiare cosa che non è successa all’atletico olimpionico nonostante i durissimi allenamenti sostenuti per giungere a Rio.