Genova – Il fenomeno distruttivo dell’alluvione ha dato la possibilità alla città di Genova e soprattutto ai suoi abitanti giovani e meno giovani, di dimostrare quanta voglia di rendersi utile ci sia tra i cittadini e portare il proprio contributo in situazioni di emergenza sia la regola fondamentale di una società. La pagina facebook “Angeli del Fango”, istituita nell’immediato disastro genovese del 2011, funziona ancora oggi per dirigere le manovre delle migliaia di volontari ed i municipi cittadini offrono la possibilità di distribuire il lavoro nel miglior modo possibile. Ma per molti volontari cominciano una serie di complicazioni dovute alla professionalità della forza lavoro, che a fango spalato, nonostante ci sia ancora bisogno di tanto aiuto, in molti casi non è necessario, un po dovuto alla gran quantità di cittadini all’opera, un po dovuto alla necessità di svolgere ora compiti tecnici e dove la presenza di strumenti, macchinari e professionalità è richiesta. In questa intervista, realizzata la mattina del 14 ottobre 2014 in via XX settembre, queste giovani, molto simpaticamente raccontano alcune disavventure nel loro percorso di volontariato, forse, a questo punto nel loro caso, giunto al termine.
Gli Angeli del Fango:”Cominciamo ad essere troppi”
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