Bergamo (Lombardia) 28 agosto 2014

I resti della basilica di Santa Giulia a Bonate Sotto (BG)

Della basilica di Santa Giulia oggi rimane soltanto la parte absidale con la prima campata e la zona presbiteriale adibita a cappella oltre il recinto murario utilizzato a partire dal XVII° secolo per circoscrivere l’area cimiteriale. Della sua esistenza si ha notizia nel 1124 in un documento notarile ma non ne conosciamo la motivazione per la sua costruzione. La basilica fu costruita in quella parte di territorio allora chiamato “ Lesina ” dal nome del torrente che scorre vicino e poco distante dall’attuale comune di “ Bonate Sotto “. Credenze popolari la vorrebbero fondata ora da Santa Giulia martire ora dalla regina longobarda Teodolinda ma, sia la tradizione ecclesiastica sia l’analisi stilistica tendono ad escludere tale possibiltà a meno che future indagini, seguendo le ipotesi di numerosi studiosi, accertino una precedente costruzione del VII° secolo. La basilica era a tre navate con tre absidi e cinque campate ma con il tempo vicende interne e dissidi portarono ben presto alla decadenza e nel XIV° secolo i materiali della struttura vengono asportati per essere riutilizzati in altri contesti. In una visita pastorale del 1550 il vescovo di Bergamo, ammirandone l’antichità e la pregevole fattura la trovò già i rovina. Al suo interno furono sepolti centinaia di morti per la peste del 1630. Una manomissione settecentesca sopraelevò di un metro l’abside centrale variandone la pendenza della copertura. Intanto continuava l’operazione di riutilizzo dei materiali per le costruzioni civili e soprattutto nel 1756 per la nuova chiesa. Nel 1770 la costruzione subì il primo intervento di restauro perché adattata a uso cimiteriale così come la vediamo oggi. A tale scopo fu eseguita nel 1795 una decorazione pittorica absidale dai fratelli ticinesi Orelli dove furono raffigurati Santa Giulia e altri santi tra cui San Sebastiano patrono di Bonate Sotto. Nel 1991 durante i restauri fu demolito un campaniletto costruito nel 1887 perché non compatibile con le strutture romaniche della chiesa. La zona triabsidale esterna è composta da esili semicolonne collegate tra loro da una serie di archetti in mattone. Interessante la decorazione scultorea interna soprattutto per i capitelli eseguiti in modo diverso tra loro e in vari stili. Murata sopra una semicolonna c’è un’urna funeraria romana in marmo bianco forse del III secolo, ritrovata nelle vicinanze in epoca passata e relativa alla sepoltura di una bambina scomparsa in tenera età. Testimonianze storiche sono anche le lapidi conservate all’interno della campata superstite relative ad autorità religiose e civiche dell’Ottocento.
Coordinate Geografiche
45° 39’ 40”
09° 34’ 07”
h = 216 m./s.l.m.