Pavia (Lombardia) 26 agosto 2015

Complesso della collegiata di Santa Maria Maggiore a Lomello (PV)

Il complesso della collegiata di Santa Maria Maggiore sorge a Lomello, un borgo di antichissima origine preromana e probabile sede di un pago dei Laevi, una popolazione gravitante nell’ambito della cultura di “Golasecca”. Lomello è posto al centro di una regione, la Lomellina, a cui da il nome. Non si conosce il momento di edificazione dell’attuale basilica, molti autori ne fanno risalire la costruzione tra La fine del X e il primo quarto dell’XI secolo inglobante però le fondamenta di una precedente costruzione, risalente al periodo longobardo. Negli scavi degli anni “40 si rinvenne una lapide cristiana dell’anno 554 e un mattone che, con il metodo della termoluminescenza, fu datato intorno al 765 d.C. Accanto lla chiesa sorge l’antico battistero di San Giovanni ad Fontes risalente alla fine del VI secolo, segno che al suo fianco doveva sorgere una chiesa, questo farebbe presupporre l’esistenza sul luogo di tre chiese successive di cui la prima coeva al battistero. Paolo Diacono nella sua “Historia Langobardorum” narra dell’incontro avvenuto a Lomello tra la regina Teodolinda, vedova di Autàri e Agilulfo Duca di Torino che volle sposare in seconde nozze. Una tradizione medievale narra che il matrimonio fu celebrato nello stesso borgo e nella stessa chiesa, ma di questo non vi è alcun riscontro. Nel 1107 Papa Pasquale II di ritorno dalla Francia passava per Lomello elargendo alla chiesa di S. Maria Maggiore dei privilegi tra i quali la facoltà al parroco di portare la mitra ed il pastorale. L’antica facciata della chiesa insisteva su un tratto delle mura tardo romane inglobando anche parte della base dell’antica torre campanaria, ma, forse, il terremoto del 1117 distrusse entrambe facendone arretrare la riedificazione delle prime tre campate. Infatti la nuova facciata verrà ricavata in corrispondenza di uno degli archi trasversali che caratterizzano l’interno della chiesa, ciascuno forato da due bifore di alleggerimento. Alla fine del secolo XVII la chiesa viene ristrutturata e ridimensionata riducendone la lunghezza e subendo un pesante restauro con l’edificazione di una nuova facciata e di un nuovo campanile. La navata fu coperta con una pesante volta a botte mentre l’interno fu rivestito di un vistoso stucco. Nel 1907 la chiesa venne di nuovo stravolta con l’edificazione di una nuova cappella a nord e una serie di dipinti non consoni alle linee semplici della struttura medievale. Solo i restauri avvenuti agli inizi degli anni ‘50, assieme a quelli del Battistero, hanno finalmente ripristinato in parte le forme romaniche della basilica. La chiesa è dotata di tre navate asimmetriche e con un transetto lievemente sporgente, con arcate a tutto sesto disuguali e grandi archi trasversali non paralleli tra di loro che un tempo sorreggevano l’originaria copertura lignea della navata centrale, nelle navate laterali troviamo invece le volte a crociera del tipico romanico lombardo. Tutto il materiale con cui è costruita la chiesa è quasi completamente romano. L’interno della basilica è illuminato da piccole finestre a tutto sesto ma la particolare originalità risiede nei grandi archi trasversali che attraversano la navata, alleggeriti da coppie di bifore, mentre i restauri del 1944, portarono alla luce, sotto l’abside maggiore, una “cripta” con colonne e capitelli, interrotta nella costruzione, riempita di terriccio e abbandonata. La costruzione della cripta sarebbe da porre all’ultimo quarto del 900. Il battistero è una è un edificio a croce raccordato da nicchie che rendono le cappelle alternativamente circolari e quadrate formando un ottagono come nei modelli dell’inizio del IV secolo. La muratura esterna nella parte inferiore è costruita con grandi mattoni che parrebbero risalire al V secolo mentre la muratura della parte superiore è più tarda con laterizi più piccoli. Sull’ottagono è impostata la cupola emisferica a otto spicchi triangola costruita con materiali di recupero probabilmente nel secolo X . All’interno troviamo il fonte battesimale di epoca longobarda a forma di esagono irregolare. La vasca ha il parapetto in muratura intonacata con nel lato sud un gradino di accesso al fonte con nel lato est un pozzetto usato per il battesimo ad aspersione, il materiale è tutto di recupero. La chiesa fu in Italia una delle prime chiese ad essere coperta con volte a crociera nelle navate laterali prima della grande diffusione dello stile romanico e oggi è ne è la più antica rimasta.
Coordinate Geografiche
45° 07’ 21”
08° 47’ 40”
h = 96 m./s.l.m.